Numerose le novità annunciate dalla Ministra Valeria Fedeli, nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Sala della Comunicazione del Miur, per fare il punto sull’alternanza scuola-lavoro.
Tra queste:
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apertura, entro il prossimo settembre, di una piattaforma dedicata all’alternanza scuola-lavoro, uno strumento di valutazione e monitoraggio delle esperienze di Alternanza che offra a studentesse e studenti la possibilità di segnalare dubbi e problematiche, ma anche semplificare il processo di compilazione degli adempimenti burocratici e la formazione sulla sicurezza;
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emanazione della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza. Un accordo con l'Anpal (Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) che metterà a disposizione delle scuole 1.000 tutor esperti come punto di contatto tra le scuole e le aziende;
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140 milioni di euro provenienti dall’Avviso dedicato all’Alternanza scuola-lavoro per favorire lo sviluppo di progetti di alta qualità (in filiera, in rete e in mobilità) inserito nel bando PON Scuola, che uscirà nei prossimi giorni.
Numeri:
Durante l’incontro sono stati ricordati i principali numeri dell’alternanza scuola-lavoro nell’anno scolastico 2015/2016: 652.641 studenti coinvolti provenienti da 5.911 istituzioni scolastiche, 151.200 aziende ospitanti. Oltre un milione è il numero stimato di studentesse e studenti coinvolti in percorsi di alternanza nell’anno scolastico attuale.
L’appuntamento al Miur è stato anche l’occasione per presentare un modello innovativo di percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, quello dell’Alternanza in Filiera, una modalità di didattica che permette alle studentesse e agli studenti di acquisire una maggiore consapevolezza della struttura e del funzionamento di un settore di attività attraverso l’esperienza in più strutture appartenenti al medesimo comparto. Due i casi pilota presentati, grazie alla collaborazione con Federazione Gomma Plastica.
Commenti:
Valeria Fedeli: “Il valore innovativo dell'alternanza scuola-lavoro è molto importante, condiviso e fortemente sostenuto dal Ministero. L'alternanza scuola-lavoro rappresenta un elemento di qualificazione della didattica e del percorso formativo delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi. Nel prossimo anno scolastico il sistema andrà a regime con il coinvolgimento di un milione e 500mila ragazze e ragazzi e l’emanazione della Carta dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti in alternanza”. In merito alla piattaforma , Valeri ha spiegato “integra il sito dell’Alternanza Scuola-Lavoro dove sono presenti gli aspetti normativi e le buone pratiche per stimolare progetti di qualità, e sarà anche lo strumento attraverso il quale si potranno segnalare, quasi in tempo reale, a scuole, Uffici Scolastici Regionali, e anche al Ministero, le discordanze su qualità e percorsi dell'alternanza. Laddove venissero segnalate attuazioni improprie interverremo per rimuoverle. Anche se la maggior parte delle iniziative di alternanza scuola-lavoro sono positive - ha proseguito - qualcuno ci ha segnalato che ci sono aziende che chiedono soldi: questa cosa non esiste”. La Ministra ha infine ricordato la prossima costituzione di “una Cabina di regia tra ministeri del Lavoro e dell'Istruzione per monitorare al meglio la condivisione senza confusione di funzioni tra alternanza e altri percorsi professionali".
Massimo Scaccabarozzi,Presidente di Farmindustria: “il progetto pilota interesserà aziende del farmaco e dell’intera filiera, con eccellenze a livello globale anche nelle macchine e tecnologie per la produzione e il confezionamento dei medicinali. Il nostro percorso di alternanza coinvolgerà licei e istituti tecnici e professionali e alunni dei cluster di Bologna/Parma e Latina/Pomezia. Avvicinare i giovani al mondo del lavoro è prioritario per il futuro del Paese. Il nostro settore, altamente tecnologico, che vive di ricerca e di idee nuove, entusiasmo e coraggio, ha dimostrato di saper puntare su di loro, assumendone tremila solo nel 2015”.
Filippo Bettini, presidente di Federgomma:“In collaborazione con una importante realtà della formazione e del reclutamento internazionale, abbiamo creato una rete, che raccoglie una decina di istituti tecnici superiori, e abbiamo disegnato un percorso di alternanza scuola-lavoro da svolgersi all’interno delle nostre aziende e delle scuole coinvolte attraverso un’osmosi costante tra la componente aziendale e quella scolastica . Un programma che permette ai ragazzi di entrare in contatto con tutti i momenti della filiera, dall’acquisizione delle materie prime allo smaltimento dei rifiuti dei prodotti in gomma e plastica. Al terzo anno, i ragazzi arrivano a lavorare su un project work che arricchisca la formazione degli studenti prossimi alla maturità. Ci troviamo di fronte a due programmi, Alternanza e Industria 4.0, che costituiscono una grandissima opportunità per il mondo dell’impresa”.
Gabriele Toccafondi, Sottosegretario al MIUR: "L'alternanza scuola-lavoro è didattica, è scuola, è esperienza, per questo la vogliamo di qualità e per tutti .Tra un anno saranno 1,5 milioni le ragazze e i ragazzi in alternanza. Nessuno ha la bacchetta magica, quindi solo lavorando tutti insieme e remando dalla stessa parte potremmo dare alle nostre studentesse e ai nostri studenti - percorsi di qualità. È quello che stiamo facendo da oltre due anni, attraverso nuovi strumenti e possibilità. Oltre ai 100 milioni l'anno date alle scuole, partirà il Pon dedicato all'alternanza con altri 140 milioni di euro. Sono inoltre già attivi: il piano nazionale di formazione insegnanti, il registro nazionale con Unioncamere, 60 protocolli nazionali e 70 regionali un sito internet dedicato, una circolare INAIL su alternanza. L'alternanza è metodologia didattica, è scuola a tutti gli effetti per questo lavoriamo per farla bene e per tutti".
Commento della Flc Cgil scuola:
Le FAQ (in allegato) recepiscono proposte e osservazioni, pubblicate anche sul nostro sito, che abbiamo espresso in più occasioni sia nei rari incontri ufficiali con l’Amministrazione che durante le numerose iniziative territoriali e nazionali organizzate su questa problematica.
Particolarmente rilevante è la scelta del MIUR di predisporre una serie di principi generali utili alle scuole per orientarsi nei casi concreti che sono molto più variegati di quelli contemplati nei chiarimenti. In questo ambito il riferimento alla contrattazione di istituto per la retribuzione del personale coinvolto nei percorsi di alternanza appare un elemento di chiarezza di grande rilievo.
Le risposte ai quesiti relativi alle ripetenze, esami di idoneità e futuri esami di stati, mettono in evidenzia in maniera lampante l’insensatezza di aver quantificato in maniera precisa il numero di ore svolgere in alternanza. Pertanto agli esami di idoneità o agli esami di Stato potranno presentarsi candidati che non hanno svolto attività in alternanza intesa come metodologia e che al massimo certificheranno eventuali esperienze di lavoro (che non è alternanza). Si tratta di un’evidente disparità di trattamento rispetto agli studenti interni obbligati ad effettuare un preciso monte ore. Le soluzioni proposte richiamando le norme in vigore non sono, ovviamente, in grado di dare una risposta risolutiva che potrà essere data solo con una modifica della norma primaria.
Segnaliamo, infine, come il MIUR si sia impegnato ad elaborare uno specifico documento su alternanza e disabili. La FLC CGIL ha chiesto che tale documento sia oggetto di discussione preventiva nelle scuole e con le parti sociali.
Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl nel suo intervento all’ITIS Galilei:
(...) "La scuola è elemento di cultura come lo è il lavoro. Scuola e lavoro insieme determinano la possibilità di essere cittadini a pieno titolo in questo Paese". Un'esperienza, quella dell'alternanza, che deve legarsi al diritto degli studenti ad "avere un percorso con tappe chiare e verifiche chiare". "Il lavoro non si deve subire, è un elemento importante nella nostra vita", mentre "è la scuola che ci fa diventare comunità'". È questa la sfida da cogliere, secondo la Segretaria Generale Cisl. (...)"L'alternanza è un ponte tra scuola e lavoro, non può essere né diventare mai lavoro sommerso, sottopagato e nascosto. Ancora oggi varie esperienze, compreso l'apprendistato e il tirocinio, rischiano di perdere valenza formativa per diventare strumenti di abuso del lavoro. Rivedere i tirocini perché non diventino lavori sottopagati significa occuparsi concretamente dei giovani e creare le condizioni di un’alternanza scuola-lavoro davvero efficace. Abbiamo il diritto e ce lo hanno soprattutto i ragazzi e le ragazze che frequentano le nostre scuole di pretendere percorsi chiari: l’alternanza non diventi lavoro finto o sottopagato”.