Valeria Fedeli, a sorpresa, è il nuovo ministro dell’Istruzione del governo Gentiloni, che prende così il posto di Stefania Giannini. Ironia della sorte, il nuovo ministro ha dimostrato, proprio di recente, di non avere un buon rapporto con la matematica arrivando ad affermare in maniera errata (peraltro in buona compagnia della Puglisi, ci auguriamo solo per motivi di "tifoseria" renziana), che il Pil fosse cresciuto del 1% a seguito di un decremento prima dello 0,4% e un successivo aumento dello 0,6%, suscitando notevole ironia sul web per questo errore evidente.
L’impegno politico della Fedeli è caratterizzato dalla presentazione di numerosi disegni di legge. Porta la firma della Fedeli, per esempio, quello che istituisce una commissione parlamentare per contrastare l’emergenza femminicidio. Valeria Fedeli ha un suo sito internet personale in cui si presenta così: “La definizione che sento più mia l’ha data una volta un giornale: una sindacalista pragmatica. Sono femminista, riformista, di sinistra. Sono sposata”. Da domani toccherà a lei attuare definitivamente la riforma “la buona scuola” varata dal governo Renzi e che tante criticità ha presentato in sede di attuazione.
Nata a Treviglio (Bg) il 29 luglio 1949, finite le scuole si trasferisce a Milano dove consegue il diploma di laurea in Scienze Sociali, presso UNSAS. In quegli anni ha incontrato il movimento studentesco, il femminismo e poi la Cgil. “La passione politica, la voglia di battersi per le donne e per il cambiamento democratico erano già parte di me”, racconta Fedeli sul sito dei senatori del Pd.
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Si è fatta notare per la sua partecipazione alla trasmissione "Un giorno da pecora" su radio2 dove ha saputo giocare con ironia con le conduttrici in una intervista cantata:
I PRIMI PASSI POLITICI E SINDACALI
Inizia l’attività sindacale nel Consiglio dei delegati del Comune di Milano, in rappresentanza delle insegnanti di scuola materna. Alla fine degli anni ’70 arriva il primo incarico in Cgil, nella categoria che organizzava i dipendenti degli enti locali e della sanità, sempre a Milano. Poi dal 1982 si trasferisce a Roma per assumere incarichi nelle segreterie prima del pubblico impiego e poi del tessile.
GLI INCARICHI DEL SINDACATO ITALIANO ED EUROPEO
Dal 2000 al 2010 è stata segretaria generale della Filtea, la categoria tessile della Cgil. Dal 2010 al 2012, a seguito dell’unificazione delle categorie dei tessili e dei chimici ed energia, diventa vice segretaria della Filctem. Dal 2001 al 2012 è stata anche presidente del sindacato tessile europeo (FSE:THC). Dal 2012 è stata vice presidente del sindacato europeo dell’industria di nuova costituzione che ha unificato in un’unica categoria, i lavoratori metalmeccanici, chimici e tessili.
In sede europea, ha operato per le politiche commerciali di reciprocità, di equità e di apertura nel dialogo tra Unione Europea e Cina ed ha contribuito alle politiche per il contrasto alla contraffazione delle merci.
DAL SINDACATO AI CONSUMATORI
Nel 2012, dopo 34 anni, termina la sua esperienza in Cgil. Il 15 novembre 2012 diventa vice Presidente Nazionale di Federconsumatori.
IL SOSTEGNO ALLE DONNE
È stata tra le fondatrici di Se non ora quando?, partecipando all’organizzazione della manifestazione del 13 febbraio 2011 che ha dato l’avvio alla stagione di cambiamento e di risorgimento civico del Paese.
L’IMPEGNO POLITICO E ISTITUZIONALE
Iscritta e militante del Pd dalla fondazione, è stata candidata ed eletta come capolista del PD al Senato in Toscana. Il 22 marzo è stata eletta Vice Presidente del Senato, con funzione vicaria.