Sulla Buona Scuola continuano a susseguirsi annunci e dichiarazioni, anche dopo il video messaggio del premier Renzi che rinvia ancora la presentazione dei decreti attuativi mentre restano ancora molte le questioni da risolvere entro fine febbraio con uno scenario che è tutt'altro che chiaro e che dovrà tenere conto di ulteriori nodi da sciogliere quali esuberi e mobilità su organico funzionale. Solo poche settimane fa il ministro Giannini aveva fissato al 15 gennaio la presentazione della riforma, spostata successivamente dal Premier di oltre un mese quando annunciava testualamente "Il 22 febbraio (segnatevi questa data) presenteremo il progetto" senza peraltro spiegare a cosa in particolare si riferisse: piano di assunzioni ? Stato giuridico del personale ? Carriera dei docenti, o tutto il pacchetto legislativo della riforma ? In realtà il 22 sarà la ricorrenza dell'anno del Governo in carica e quindi è molto più probabile che in quella occasione Renzi proporrà piuttosto un "evento" pubblico (un convegno o qualcosa di simile) a carattere informale dove di concreto si vedrà ben poco.
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Nel video-messaggio appena diffuso si parla infatti del 28 febbraio come data in cui dovrebbero essere resi noti decreti legge e disegno di legge sulla scuola. Ma nonstante i tanti annunci e dichiarazioni la confusione sembra regnare sovrana tanto che ai 10 punti critici individuati da PSN si aggiungono altri dubbi sulla possibilità che il piano sia realmente attuato, almeno non nella versione più volte annunciata con gli inziali toni trionfalistici di pochi mesi fa. Ad alimentare la confusione infatti contribuiscono soprattutto voci di dissidi e contrapposizioni, circa il punto fondamentale del progetto della "Buona Scuola" ossia la stabilizzazione dei 148 mila precari. Molti stanno ancora sollevando la questione degli iscritti in seconda fascia d’istituto proponendo una ripartizione per le future immissioni di 100 mila dalle Gae e 40 mila seconda fascia GI. Ultime voci appena diffuse da un articolo di ItaliaOggi parlerebbero invece di una volontà del Miur, per ottemperanza alla sentenza UE, di fare circa 1000 immissioni di docenti non inclusi in GAE, tanti sarebbero infatti i precari non in GAE con almeno 3 contratti al 31 agosto su posto vacante e disponibile. Soluzione che sembra poco credibile visto che come più volte sostenuto da PSN riguardo la sentenza UE, che pur interessando soltanto i precari con contratto al 31 agosto, ulteriore requisito necessario per la stabilizzazione è l'aver superato una prova a valore concorsuale (di cui possono vantare solo i presenti in GAE) come richiede l'art. 97 della Costituzione per l'accesso al pubblico impiego. Inoltre in merito era già intervenuto precedentemente il sotto segretario all’istruzione Davide Faraone, chiarendo che sarà il nuovo concorso a dare spazio alla seconda fascia delle GI.
Al momento, le uniche certezze venute fuori dopo l’incontro tra Renzi, il ministro Giannini, il sottosegretario Faraone ed funzionari MIUR, sembrano essere che la valutazione degli insegnanti partirà da subito, gli scatti d’anzianità non saranno del tutto cancellati, ma l'80 per cento degli avanzamenti di carriera e stipendio dipenderà dal merito. Il fulcro della riforma per quanto riguarda la carriera dei docenti saranno i dirigenti scolastici, ridefiniti da Faraone “sindaci degli istituti scolastici”. Cambierà totalmente il sostegno con carriere separate per insegnanti curricolari e insegnanti di sostegno, quest’ultimi formati da un percorso dedicato, che non potrà essere utilizzare per ottenere l’immissione nell’altro binario (curricolare). Il sottosegretario conclude dicendo «L’anno di prova sarà una cosa seria», dodici mesi per valutare capacità e carenze di un neo-professore.
Uno dei dubbi che ci poniamo già indicato nella dieci criticità ma ancora poco considerato anche dagli addetti ai lavori è la mostruosa macchina della mobilità, che dovrebbe prendere il via tra fine febbraio e inizio marzo. Vista la firma della pre-intesa bozza dove si è mantenuta una clausola di riapertura della trattativa in presenza di novità normative successive che lo richiedano (art. 1 comma 4). Si è lasciata questa finestra aperta qualora il prossimo anno scolastico venga istituito l’organico funzionale in corrispondenza del piano di assunzioni per settembre 2015 e ciò dovesse avere ricadute sulla mobilità, anche alla luce degli oltre 7000 esuberi tra i docenti di ruolo sul II Grado, di cui dovrà necessarimanete tenersi conto. Ci chiediamo visto che al MIUR non hanno ancora le idee chiare sull'organico da mettere in atto, viste le varie ipotesi continuamente ritrattate (Organico diritto+Organico Funzionale, o Organico tutto Funzionale) in entrambe queste ipotesi come si collocherebbe la mobilità ? Molti i docenti di ruolo pronti a battersi anche preannunciando ricorsi nel caso vengano lesi i loro diritti alla mobilità a favore di assunzioni di precari decennali pronti ad occupare tali posti.
Non neghiamo forse che possa essere un nostro limite, ma vederci chiaro rispetto alle questioni che stiamo ponendo da mesi sembra impossibile, l'unico timore che nella fretta di mantenere fede alle promesse e i bisogni di una categoria maltrattata come si va sbandierando da tempo, si celi un piano più oscuro o una grossa frittata che invece di riportare la scuola ed il docente alla sua centralità portrebbero cacciarla in un vero incubo o guazzabuglio inestricabile.