Il M5S ha depositato una proposta di riforma del sistema di formazione e reclutamento docenti. La proposta di legge è il frutto di un processo democratico e partecipativo durato quasi un anno e che ha coinvolto centinaia di docenti italiani attraverso il tavolo di confronto realizzato dal M5S.
Tavolo di confronto al quale ha partecipato attivamente anche l'Associazione Professionale "Professionisti Scuola Network" elaborando una propria proposta partecipata discussa sul forum insieme ai nostri utenti e illustrandola al tavolo conclusivo che si è tenuto ala Camera dei Deputati lo scorso 11 luglio.
Diversi i punti della nostra proposta fatti propri dal M5S e inseriti nella proposta di legge appena presentata. E' stata infatti recepita sia la proposta dell'istituzione di una Graduatoria Nazionale a cui accedano i docenti inseriti in Gae, sia la proposta nella fase transitoria di un reclutamento al 70% dalle suddette Graduatorie e al 30% dal concorso, passando per la graduatoria degli abilitati aperta a tutti i docenti abilitati da usarsi in subordine ed estesa a tutta la provincia per l'attribuzione degli incarichi in sostituzione delle Graduatorie di istituto oggi ristretta alla roulette delle 20 istituzioni scolastiche. Recepita inoltre anche il superamento della distinzione tra organico di diritto e organico di fatto.
La proposta ora disponibile sul portale Lex del M5S, come di consueto, per 60 giorni per osservazioni ed emendamenti dei cittadini prima di essere depositata per la discussione parlamentare.
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Di seguito il comunicato del M5S e il video illustrativo della legge realizzato dall Chimenti:
"La seguente proposta di legge, frutto di un lungo processo democratico e partecipativo durato quasi un anno, ha due grandi finalità: fornire una soluzione concreta all’annoso problema del precariato nel mondo della scuola e riformare globalmente e organicamente del sistema di formazione e reclutamento docenti.
Abbiamo dovuto necessariamente operare delle scelte che saranno sottoposte nuovamente al vaglio deicittadini tramite il nostro sistema operativo LEX" dichiara la deputata del M5S Silvia Chimenti, prima firmataria della proposta di legge.
Questa ambiziosa proposta ha due grandi finalità: fornire una soluzione concreta all’annoso problema del precariato nel mondo della scuola e riformare globalmente il sistema di formazione e reclutamento docenti.
La seguente proposta di legge, frutto di un lungo processo democratico e partecipativo durato quasi un anno, ha due grandi finalità: fornire una soluzione concreta all’annoso problema del precariato nel mondo della scuola e riformare globalmente e organicamente del sistema di formazione e reclutamento docenti.
I principi che la ispirano sono quelli della meritocrazia, dell’equità e della certezza del diritto. Il nostro progetto si articola in due fasi.
La prima fase è quella transitoria: dal 2015 al 2020 prevediamo un piano quinquennale di immissione in ruolo dei docenti precari su tutti i posti vacanti e disponibili, da realizzarsi tramite l’assorbimento delle attuali graduatorie ad esaurimento e, in subordine ad esse, della attuale seconda fascia delle graduatorie d’istituto. Le graduatorie ad esaurimento verranno sostituite da una Graduatoria unica su base Nazionale (GN) per ciascuna classe di concorso. Gli abilitati iscritti in seconda fascia delle graduatorie d’istituto, invece, non saranno più relegati nelle attuali 20 scuole e avranno la possibilità di inserirsi in Graduatorie Provinciali (GP) a scorrimento valide per l’immissione in ruolo, in subordine all’esaurimento della graduatoria nazionale. Si mantengono, in questa prima fase, il doppio canale e i concorsi regolari a cadenza biennale. Per un triennio, inoltre, si modifica la percentuale di immissioni in ruolo tramite doppio canale, portandola al 70% per le immissioni da graduatoria nazionale.
Dal 2020 si prevede una riforma globale del sistema di formazione, tale da non ricreare più le attuali sacche di precariato. Dopo la laurea magistrale, un concorso bandito annualmente in base al fabbisogno reale dà accesso ad un anno di specializzazione comprendente esami da sostenere presso la facoltà di Scienze della Formazione (didattica, pedagogia, docimologia…) e un tirocinio retribuito, gestito interamente dalle scuole e sotto la supervisione di docenti tutor selezionati tra i docenti senior, con oltre 30 anni di servizio, che dedicheranno la metà del loro monte ore alla formazione dei tirocinanti. La formazione iniziale degli aspiranti docenti è volta alla valorizzazione delle competenze professionali inerenti l’insegnamento attivo e non teorico-accademico attraverso l’istituzione di un tirocinio incentrato sugli aspetti pratici e didattici della professione. Alla fine del tirocinio e dopo una prova finale, spetta l’immissione in ruolo entro tre anni dal conseguimento della specializzazione. Qualora ciò non avvenga, gli aspiranti docenti che abbiano conseguito l’abilitazione ma che non siano stati assunti a tempo indeterminato entro tre anni si vedranno riconoscere un risarcimento quantificabile nelle conseguenze causalmente riconducibili a tale mancata assunzione."