E' in arrivo un nuovo colpo alla Buona Scuola voluta dal governo presieduto da Matteo Renzi che mira a smantellare definitivamente alcuni cardini della riforma approvata con la legge 107. Si è partiti dalla chiamata diretta, per la verità già timidamente corretta lo scorso anno nella sua versione iniziale da una sequenza contrattuale (dall'allora ministro dell'istruzione, Valeria Fedeli), disponendone per quest'anno, sempre per via contrattuale, la sospensione dando prevalenza al punteggio in graduatoria per l'assegnazione della sede ai docenti trasferiti.
Adesso arriva un disegno di legge a firma del presidente della commissione istruzione del Senato, Mario Pittoni, non ancora pubblicato ma di cui si iniziano a delineare i dettagli e che prevede per i docenti che abbiano la titolarità su ambito ottengano automaticamente la titolarità nella scuola dove stanno prestando servizio.
La data che farà fede sarà quella del 31 dicembre 2018, data entro la quale il ddl dovrebbe essere stato già approvato, alla quale ogni docente otterrà la titolarità presso l'ultima scuola dell'ambito di titolarità dove hanno prestato servizio oppure dove sono titolari di incarico triennale.
Iscriviti alla nostra Fan page
Novità anche per gli ambiti territoriali, che resteranno, per il momento, ma prevedendo la possibilità di essere modificati nella loro ampiezza dagli uffici scolastici regionali, sentite le regioni e gli enti locali, entro il 31 dicembre e comunque ogni tre anni. Ambiti che potrebbero dunque rappresentare in futuro solo preferenze per indicare una determinata area geografica sub provinciale, in analogia ai vecchi distretti scolastici, per facilitare l'espressione di preferenze nei trasferimenti territoriali, ottenendo comunque una titolarità su sede scolastica.
Salta quindi anche la titolarità su ambito per i docenti di ruolo che diventeranno titolari sulla sede di servizio, eliminando quella scelta discrezionale affidata al dirigente scolastico in base al curriculum dei candidati sulla base di specifici criteri ma che aveva trovato molti oppositori. Un sistema che era stato avversato anche da parte degli stessi dirigenti che segnalavano difficoltà e problemi nell'attuazione tanto da lasciar, in molti casi, che fossero gli uffici scolastici ad assegnare i docenti alle scuole. Con l'approvazione del ddl cadrà anche un altro degli aspetti più odiosi della riforma Buona Scuola e che aveva portato a spaccature discriminatorie tra lo stesso corpo docenti: l'incarico triennale che con la riacquisizione della titolarità su sede non avrà più motivo di esistere.
Va detto subito che per l'acquisizione della titolarità della sede si farà riferimento ala sede occupata dal docente interessato in organico di diritto. Quindi il docente assumerà la titolarità della sede di provenienza e non sulla sede dove presta servizio in utilizzazione o assegnazione provvisorie. Le nuove disposizioni non assumeranno rilievo sulla situazione dei docenti soprannumerari senza sede. Pertanto, le regole sulla mobilità d’ufficio, che prevedono l'assegnazione della sede ai soprannumerari partendo dalle sedi compreso nell'ambito di ex titolarità, non dovrebbero subire alcuna modifica.
Articoli correlati
Contratto di Governo: Abolita Chiamata Diretta, USP assegnerà in base al punteggio. Le date per indicare la scuola su IOL
Mobilità 2018/19: Addio a Chiamata diretta, al via su IOL scelta scuole per I ciclo dal 28 giugno al 5 luglio. Come si procederà ?
#BuonaScuola: Chiamata diretta dei DS, ampio dissenso tra docenti e sindacati