Giungono in redazione e attraverso i social network numerosissime segnalazioni di docenti che hanno ricevuto in "dono" dalla mobilità un ambito che non avevano per nulla preso in considerazione. Ma quello che è più grave e che costituisce valido motivo di reclamo è il fatto che molti di loro avevano messo, tra i primi, ambiti province dove sono entrati colleghi con punteggio inferiore. In base all'ordinanza n 241 dell'8 aprile 2016, che rendeva operativo il CCNI sulla mobilità, le assegnazioni degli ambiti avrebbero dovuto avere come base dell'algoritmo il punteggio di ciascun docente (fatte salve ovviamente tutte le precedenze previste dalla normativa).
In particolare, l'allegato 1, per quanto riguarda la fase C della mobilità (quella in cui si sono, ad oggi, verificate il maggior numero di incongruenze) recita così: "Per ciascuna delle operazioni l'ordine di graduatoria degli aspiranti è determinato, per ciascuna preferenza, sulla base degli elementi di cui alla tabella di valutazione dei titoli allegata al presente contratto. L'ordine in cui vengono esaminate le richieste è dato dal più alto punteggio. A parità di punteggio e precedenza, la posizione in graduatoria è determinata dalla maggiore anzianità anagrafica"
Per tutti coloro che hanno ragione di ritenere che l'algoritmo non abbia operato in modo consono al dettato normativo, abbiamo predisposto un modello di reclamo, da inviare via PEC, mail o Raccomandata A.R. Consigliamo inoltre di allegare fotocopia del documento di identità e copia della domanda di mobilità con punteggio confermato da U.A.T
Mobilità 2016: Diverso trattamento dei docenti, Miur non ottempererà ad ordinanze del Tar