Si profila una nuova estate rovente per tutti i docenti assunti con la legge 107 in fase B e C e per i vecchi immessi che nella mobilità interprovinciale avranno titolarità sul secondo ambito territoriale indicato in domanda. Come in una ruota per criceti, i docenti saranno costretti a rincorrere date, scadenze e procedure per porre la propria candidatura alle scuole e conoscere il destino lavorativo deciso con la nuova chiamata diretta dei DS.
Una procedura che investirà a breve anche i docenti che saranno assunti da Gae e Concorso e via via tutti i docenti già di ruolo che nei prossimi anni cambieranno scuola.
Chiamata diretta che, sin dalla pubblicazione della 107, è stato uno dei punti più discussi, sia per ciò che comporta la scelta da parte di un DS dei "suoi" insegnanti, sia per le modalità con cui questa possa avvenire sembrerebbero delinearsi in questi giorni.
I docenti che hanno partecipato alle fasi B (esclusi quelli assegnati al primo ambito per B1 e B2), C e D della mobilità otterranno il trasferimento su un ambito territoriale di titolarità e dovranno essere assegnati ad una sede tra quelle disponibili nell’ambito ottenuto.
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I sindacati hanno chiesto criteri oggettivi per l'individuazione dei docenti e sembra che siano giunti ad un accordo. Il MIUR, infatti, definirà una serie di 20/30 indicatori nazionali, tra i quali il DS potrà individuarne 4 per definire, in coerenza con il PTOF della propria scuola, il profilo professionale del docente che deve selezionare.
Il DS, per ogni tipologia di posto disponibile per la mobilità, pubblica sul sito internet della scuola, sia il numero di posti, sia i requisiti individuati.
I docenti presenteranno il curriculum online in una specifica sezione, che sarà messa a disposizione presumibilmente dal 18 luglio. Successivamente sarà possibile indicare le istituzioni scolastiche dell’ambito territoriale assegnato a cui fare domanda, ma questo punto non risulta ancora chiarito.
Il DS valuterà i curriculum presentati dai docenti che si saranno candidati nella propria scuola stilando una graduatoria da pubblicare sul sito della scuola e redatta in base al numero di requisiti posseduti da ciascun docente.
Nella graduatoria avrà la precedenza il docente il cui curriculum soddisfa più requisiti e a parità di requisiti avrà la precedenza il docente con maggiore punteggio di mobilità. Se un docente non possiede alcun requisito verrà graduato solo per il punteggio di mobilità, preceduto da chi possiede almeno un requisito.
ESEMPIO: Nella scuola A c’è un solo docente con 4 requisiti e 2 docenti con 3 requisiti.
Il docente che possiede tutti e 4 gli indicatori sarà collocato in prima posizione, a seguire andrà prima il docente con 3 requisiti e con maggiore punteggio di mobilità e poi quello con minore punteggio di mobilità.
I tempi entro cui effettuare questa procedura non sono stati ancora comunicati, ma è stato detto che saranno definite delle scadenze al livello nazionale.
Una prima criticità che emerge è quanto oggettiva sarà la determinazione del possesso dei requisiti da parte del DS anche in relazione alle tipologie di corsi (quali saranno validi) o esperienze professionali che saranno valutabili. Se il requisito è ad esempio “attività di ricerca” ci sarà un tempo minimo richiesto (come 2 anni, 3 anni ecc) e sarà da certificare con contratti universitari (o di centri di ricerca) o con le pubblicazione scientifiche prodotte?
La proposta di assunzione (intesa come contratto triennale) avverrà per tutti i docenti nello stesso giorno e sarà fatta dal DS al/ai docente/i collocato/i in posizione utile in graduatoria. Se ad esempio sono disponibili 2 posti, saranno nominati i primi due docenti in graduatoria.
Se a un docente arrivano 2 o più proposte, egli potrà decidere quale accettare.
In tal caso uno o più posti della scuola rimarranno vacanti e il DS dovrà procedere con lo scorrimento della graduatoria.
A questo punto si evince una seconda criticità molto importante. Nel caso in cui in un ambito territoriale il numero di scuole coinvolte e dei relativi posti fosse elevato, occorrerebbe molto tempo per consentire lo scorrimento delle graduatorie delle singole scuole.
Se ad esempio in un ambito ci sono 20 scuole e 40 posti per una specifica cdc è probabile che uno o più candidati si trovino in posizione utile in più scuole e quindi in prima battuta optano per la sede che preferiscono entro i termini stabiliti, che per la 107 erano addirittura 10 giorni.
Il giorno successivo i DS dovranno verificare quali posti rimangono ancora scoperti e scorrere le relative graduatorie. Ma non è escluso che ci si trovi nuovamente in una situazione analoga, dove un candidato in seconda battuta è convocato da più scuole. A questo punto avrà ancora un termine entro il quale decidere cosa fare, che potrà essere inferiore a 10 giorni, ma non inferiore a 48 ore e così via.
I docenti che non saranno stati convocati avranno assegnazione d’ufficio.
Questa procedura, quindi, in alcuni ambiti potrebbe richiedere diversi giorni, con il rischio non essere conclusa entro il 1 settembre, dati i tempi molto ristretti. In oltre, comporterebbe un notevole carico di lavoro per i DS e il personale della segreteria, che dovrà verificare il numero di posti ancora disponibili, convocare i candidati scorrendo le graduatorie, accertandosi prima che tali docenti siano ancora liberi, ossia che non abbiano accettato la proposta da un'altra scuola, tutto ciò in tempi brevi.
In alternativa, a nostro avviso, una soluzione potrebbe essere di ricorrere ad una procedura informatica online secondo un algoritmo che possa evitare ritardi nelle individuazioni dei docenti.
In questo caso i docenti dovrebbero indicare a priori su istanze on line l’ordine di preferenza tra le scuole dell’ambito con un sistema analogo a quello utilizzato per la mobilità in fase B (docenti assunti entro l’A.S. 2014/2015) per la scelta delle sedi per il primo ambito.
Dall'altro lato il DS dovrebbe indicare al sistema l’ordine dei candidati che corrisponde alla graduatoria dei docenti stilata in base agli indicatori e ai punteggi di mobilità. Dalle anticipazioni fin'ora trapelate, sembra che la graduatoria dovrà essere stilata manualmente dai DS verificando la rispondenza del curriculum dei candidati al PTOF della scuola. Inutile dire che basterebbe predisporre una procedura informatica per elaborare l'incrocio tra i requisiti (o meglio criteri) scelti dai DS con quelli indicati dai docenti per poter redigere automaticamente le graduatorie da utilizzare evitando così gravosi carichi di lavoro per segreteria e DS ma dubitiamo seriamente che il Miur ci abbia pensato.
A questo punto, il sistema dovrebbe essere pertanto strutturato in modo da incrociare le preferenze del DS e quelle dei docenti, dando precedenza alle prime e valutando le seconde solo nel caso in cui il docente venga virtualmente individuato da 2 o più DS.
In tal modo a tutti i docenti verrebbe assegnata una sede in un'unica data, in tempi brevi e senza ricorrere alle assegnazioni d’ufficio. Tale procedura, snellirebbe molto il lavoro dei Ds e del personale amministrativo delle scuole.
Ma queste indicazioni saranno state considerate dai funzionari del Miur o suggerite dai sindacati che sembrano tanto entusiasti dell'accordo raggiunto sulla chiamata diretta ?
E sono stati valutati la macchinosità di una tale procedura e i tempi per l'elaborazione e lo scorrimento delle graduatorie nel caso dovessero essere realizzati (come sembrerebbe) manualmente ?
Ci auguriamo di si, ma nel caso contrario sarebbe molto utile prendere in considerazione gli accorgimenti e le soluzioni informatiche proposte da PSN in questo articolo al fine di assicurare in tempi brevi l'assegnazione dei docenti alle scuole ed evitare che l'inizio scolastico sia costellato dal caos e da ritardi che lo stesso governo aveva giurato, attraverso la Giannini, sarebbero stati solo uno sbiadito ricordo.
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