Inviato da Michela Giangualano Gruppo Sostegno doc
Nel nuovo Disegno di legge 2994 sulla #BuonaScuola si prospetta una situazione particolare per tutti gli specializzati su sostegno nelle GaE. Oltre 10.000 attuali supplenti di sostegno specializzati (presenti in GaE) - quindi la maggioranza degli iscritti specializzati - verranno trasferiti per tutto il Nord Italia per ricoprire i posti di sostegno che non è possibile dare agli insegnanti del Nord, a causa di una politica delle specializzazioni che negli anni scorsi non ha consentito la formazione di un numero sufficiente di docenti specializzati in didattica speciale nelle regioni dove servivano. Il principio della priorità di assunzione su posti di sostegno, considerando che si farà ancora riferimento alla copertura al 100% dell'organico di fatto del 2006/2007 (invece che di quello del 2014/2015), farà sì che gli attuali docenti di sostegno del Sud, alla faccia della continuità didattica, verranno "deportati" in gran numero al Nord, anche laddove i posti di sostegno al Sud ci sarebbero (e verranno quindi coperti, successivamente alle immissioni straordinarie, da supplenti delle attuali Graduatorie di Istituto di II fascia). Ancora una volta gli insegnanti specializzati verranno discriminati, in quanto, anche a fronte di posti disponibili su disciplina nei loro territori di origine, non potranno concorrervi e dovranno trasferirsi forzatamente al Nord (proprio perché si dovrà dare priorità al sostegno e i posti già di diritto non ancora assegnati si trovano principalmente al Nord).
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Non capiamo perché si debba riversare in modo così pesante la problematica dell'attuale scarsità degli specializzati sulle spalle di quelli che in gran parte si sono specializzati su sostegno proprio per poter lavorare vicino alla propria famiglia (inutile nascondere infatti che molti insegnanti del Sud hanno intrapreso la carriera lavorativa del sostegno per questo motivo molto umano). Vanno finanziate e previste le assunzioni anche su tutti i posti in deroga (quelli creatisi dal 2007 ad oggi). Non è accettabile che le persone si debbano trasferire di regione quando i posti di lavoro nei loro territori di origine ci sono. Non è neanche accettabile che un insegnante di sostegno non possa concorrere (col proprio punteggio in graduatoria, come tutti gli altri) alla ripartizione dei posti disponibili anche su materia. Si ribadisce infatti come gli insegnanti specializzati allo stato attuale non abbiano una propria classe di concorso e siano normali docenti abilitati su disciplina, che spesso hanno lavorato su materia, oltreché su sostegno, per svariati anni. A meno che la specializzazione su sostegno non abbia la capacità di annullare il percorso formativo e professionale precedente di un docente, riteniamo che in questo DDL si nasconda una violazione dei diritti acquisiti irricevibile. Ci chiediamo altresì con che spirito i "deportati" del sostegno potranno svolgere la loro delicata funzione di inclusione in giro per l'Italia, sapendo di dover stare lontani da casa per almeno tre anni, quando persone che lavorano da meno anni nella scuola saranno utilizzate sui posti da loro precedentemente occupati. Del resto l'alternativa è solo la rinuncia all'assunzione.
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