Ci avviciniamo al momento in cui si apre la stagione dei viaggi di istruzione, ricordiamo che accompagnare gli alunni non rientra tra le attività obbligatorie del personale docente definite negli articoli 28 (attività di insegnamento) e 29 (attività funzionali all’insegnamento) del CCNL, si tratta di attività aggiuntive che richiedono la disponibilità del personale e non possono essere imposte, quindi non esiste Nessun obbligo di accompagnare gli studenti in uscite didattiche e viaggi di istruzione.
Fatta questa premessa doverosa, per coloro che si vogliono cimentare in quella che ormai diventa una grossa responsabilità arriva anche il vademecum “viaggiare in sicurezza” rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado pubblicato dal dipartimento per la pubblica sicurezza del ministero dell’Interno in accordo con il ministero dell’Istruzione
In questa circolare e relativo vademecum allegati, il MIUR suggerisce una serie di comportamenti da seguire per prevenire eventuali rischi di incidenti. Primo fra tutti chiedere un coinvolgimento del personale della polizia comunicando, con un apposito modulo allegato alla circolare, data, ora e luogo della gita, il numero dei ragazzi coinvolti e tutti i dettagli che riguardano la partenza e il ritorno dal viaggio. Questa semplice segnalazione consentirà alla Polizia stradale di organizzare per tempo i servizi di controllo sul territorio.
Il Miur chiede a tutte le scuole un’attenzione particolare, soprattutto in fase di organizzazione del viaggio, nella scelta delle aziende cui affidare il servizio di trasporto. I criteri di scelta non dovrebbero orientarsi solo sull’offerta economica più vantaggiosa, ma tenere conto anche di alcune garanzie fondamentali per la sicurezza di studenti e accompagnatori.
Il vademecum redatto dalla stessa polizia stradale che elenca una serie di “regole” importanti per l’organizzazione in sicurezza della gita trasforma il docente in meccanico e agente di polizia, ecco i punti salienti:
La scelta dell’impresa di trasporto
Nella scelta, troppo spesso condizionata da considerazioni esclusivamente di ordine economico, deve essere osservata una procedura di trasparenza e comparazione dei preventivi, avendo cura di contemperare le esigenze di risparmio con le garanzie di sicurezza.
Le ditte devono preventivamente dimostrare, mediante apposita documentazione e se del caso autocertificazione, di essere in possesso dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di noleggio autobus con conducente, di essere in regola con la normativa sulla sicurezza sul lavoro e di aver provveduto alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi, di essere autorizzati all'esercizio della professione (AEP) e iscritte al Registro Elettronico Nazionale (REN) del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di avvalersi di conducenti in possesso dei prescritti titoli abilitativi e di mezzi idonei.
Idoneità e condotta del conducente
L’idoneità alla guida del conducente è provata principalmente dal possesso della patente di guida categoria De della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) per il trasporto di persone, in corso di validità, rilevabile dal documento stesso.
Il conducente deve portare al seguito, durante la guida, la dichiarazione, rilasciata dal legale rappresentante dell’impresa, che attesta la tipologia e la regolarità del rapporto di lavoro.
Nel corso del viaggio gli accompagnatori dovranno prestare attenzione che il conducente di un autobus non può assumere sostanze stupefacenti, psicotrope (psicofarmaci) né bevande alcoliche, neppure in modica quantità. Durante la guida egli non può far uso di apparecchi radiotelefonici o usare cuffie sonore, salvo apparecchi a viva voce o dotati di auricolare.
La verifica del rispetto dei tempi di guida e di riposo, per la sua complessità tecnica e giuridica, non può che essere rimessa agli organi di polizia stradale. É tuttavia opportuno che gli accompagnatori sappiano che Il conducente di un autobus deve rispettare: il periodo di guida giornaliero; il periodo di guida settimanale e bisettimanale; fruire di pause giornaliere e di riposo giornaliero e settimanale.
Più semplice è probabilmente prestare attenzione alla velocità tenuta, che deve sempre essere adeguata alle caratteristiche e condizioni della strada, del traffico e ad ogni altra circostanza prevedibile, nonché entro i limiti prescritti dalla segnaletica e imposti agli autobus: 80 km fuori del centro abitato e 100 km in autostrada
Idoneità del veicolo
L’idoneità del veicolo è attestata essenzialmente dalla visita di revisione annuale, il cui esito è riportato sulla carta di circolazione.
In maniera empirica si dovrà prestare attenzione alle caratteristiche costruttive, funzionali e ad alcuni importanti dispositivi di equipaggiamento: l’usura pneumatici, l’efficienza dei dispositivi visivi, di illuminazione, dei retrovisori. Se l’autobus è dotato di sistemi di ritenuta-cinture di sicurezza i passeggeri devono utilizzarli e devono essere informati, mediante cartelli-pittogrammi o sistemi audio visivi, di tale obbligo. Se il mancato uso riguarda un minore ne risponde il conducente o chi è tenuto alla sua sorveglianza, qualora si trovi a bordo del veicolo.
Invitiamo alla lettura del seguente articolo:
Nessun obbligo di accompagnare gli studenti in uscite didattiche e viaggi di istruzione