Secondo quanto riportato in un articolo pubblicato da IlSole24Ore, la “supplentite” resta su livelli piuttosto elevati, ma per la prima volta, da cinque anni a questa parte, si riuscirà a scendere sotto quota 100mila.
Dai primi dati forniti dal Miur, infatti, complice la stabilizzazione autorizzata dal Mef,
gli insegnanti precari che firmeranno un contratto “annuale”, saranno circa 82.500, in forte calo rispetto ai 125.211 conteggiati nel 2016/2017 (nel 2013/2014 si veleggiava a 116.719 unità);
Dati
Premessa:di circa 51.773 cattedre disponibili per le immissioni in ruolo di quest'anno, ne sono state coperte 29.686;
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22mila andranno a un supplente;
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13.393 erano le cattedre disponibili per le assunzioni;
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3.382 sono state le assunzioni;
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10.011 cattedre rimaste vuote andranno ora coperte;
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circa la metà delle 82mila supplenze “lunghe” sono “deroghe sul sostegno”;
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mancano docenti su sostegno nonostante il ministero, lo scorso aprile avesse fatto partire un nuovo corso di specializzazione per 9.949 posti
Tuttavia, proprio la Ministra Fedeli, rispondendo ad una domanda posta durante la sua partecipazione alla Festa del Pd di Reggio Emilia, aveva dichiarato: "Non si può avere investito risorse e assunto 100mila persone e avere tutto il mondo della scuola contro: evidentemente qualcosa dobbiamo avere sbagliato". "Io penso che una delle ragioni è che quando si vogliono fare dei cambiamenti, bisogna coinvolgere gli interlocutori con un confronto vero sugli obiettivi e sulla qualità della proposta. Nel momento in cui tu condividi l'obiettivo è molto più facile trovare i punti di sintesi".
Parole precedute da quelle del sottosegretario all'istruzione Gabriele Toccafondi (Nuovo Centrodestra), durante un'iniziativa dello scorso 15 settembre in un istituto scolastico a Firenze: “la scuola è piena di problemi, dovuti alla trascuratezza perdurata per decenni: il Governo non può fare miracoli, servono ancora degli anni per rimettere le cose a posto. Nelle scuole italiane "ci sono ancora diversi problemi su fronte edilizia, soprattutto, e anche sul personale: in particolare dirigenti scolastici che mancano. Non sarà un lavoro di due o tre anni, ne serviranno diversi per rimettere a posto un'edilizia scolastica rimasta agli anni 70-80. Servono anche scuole nuove". (...) "per 40 anni sulla scuola italiana non si è investito un granché, né su personale, né su didattica, né sulle strutture".(...) “da 3 anni e mezzo a questa parte, a partire dal governo Renzi, si è invertita la rotta; in quasi 4 anni, sono stati investiti 8 miliardi di euro, 4,2 su edilizia e altrettanti su didattica e assunzioni a tempo indeterminato. E in 3 anni abbiamo assunto più di 150mila docenti a tempo indeterminato".
Attualmente gli USR, stanno finendo di chiamare i docenti dalle graduatorie ad esaurimento (prima fascia), poi toccherà alle singole scuole coprire i posti scoperti chiamando dalle graduatorie d’istituto, quindi dalla seconda fascia (docenti abilitati) e dalla terza (non abilitati). Secondo IlSole24Ore, “il crono programma definito quest’estate dalla ministra, Valeria Fedeli, che ha anticipato almeno di un mese tutte le operazioni, sta tutto sommato funzionando:entro settembre le 82.500 supplenze “lunghe” dovrebbero essere coperte. E si sono riusciti a limitare (per quanto possibile) anche i disagi causati agli studenti dagli spostamenti dei prof a inizio delle lezioni. (…) Quest’anno, in sostanza, la situazione sembra essere migliorata, complice anche il ritorno a regole più rigide. Gli spostamenti “vicino casa” hanno interessato 12.100 docenti, in discesa rispetto ai circa 30mila del 2016/2017”.
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