1) La cultura umanistico-rinascimentale, considerata unitariamente, si colloca storicamente tra la fine del '300 e quella del '500, ossia nel periodo delle varie fasi di sviluppo di forme istituzionali distinte da quelle medievali, gli Stati moderni, anzitutto quelli comunali prima e regionali poi in Italia e Germania, e quindi quelli nazionali in Francia, Spagna, Olanda e Inghilterra, destinati a sorti ben più luminose.
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2) Queste nuove istituzioni erano state il frutto della "rinascita" economica basso-medioevale, avviatasi nell'XI secolo, e della conseguente affermazione di quelle attività commerciali, finanziarie, artigiane e professionali che connotavano una nuova classe sociale, la borghesia, di cui la suddetta cultura avrebbe costituito la peculiare visione del mondo.3) Così, mentre quella medievale aveva avuto una forte intonazione religiosa, contrassegnata com'era dalla fede cristiana, che implicava la centralità del rapporto dell'uomo con Dio - mediato dall'autorità della Chiesa -, e dunque imperniata sull'aspirazione alla salvezza dopo la morte, a cui andavano subordinate tutte le attività terrene, a queste ultime, e dunque all'autoaffermazione dell'uomo nel mondo, la cultura della borghesia tendeva a riconoscere un valore autonomo...Per la lezione completa in PDF: Umanesimo
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