Con lettera congiunta indirizzata alla Ministra Valeria Fedeli, le OO.SS hanno chiesto un incontro urgente per risolvere la questione relativa alla scadenza per cessazione dal servizio del personale scolastico interessato ad avvalersi dell'accesso anticipato alla pensione utilizzando le modalità dell'APE SOCIALE (anticipo pensionistico senza costi per i lavoratori in condizioni di disagio).
Il problema si è posto in quanto non è possibile presentare domanda il decreto attuativo presente nelle legge di bilancio 2017, firmato dal premier Paolo Gentiloni lo scorso 18 aprile, che ha introdotto le due nuove modalità per poter usufruire di un’uscita anticipata dal lavoro, ovvero l’APE volontaria e l’APE social (entrambi in allegato), è attualmente soggetto a modifiche dopo i controlli del Consiglio di Stato. Ma come ha spiegato il ministro del Lavoro Giuliano Poletti,“Palazzo Chigi sta predisponendo il testo del decreto sull’Ape Social a seguito delle valutazioni del Consiglio di Stato.Il provvedimento sarà pronto fra qualche giorno”. Successivamente sarà inviato alla Corte dei Conti e poi, una volta diventato effettivo, pubblicato in G.U. Ciò farà slittare i tempi per la presentazione delle domande che ricordiamo hanno due finestre:
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la prima dal 1 maggio al 30 giugno
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la seconda dal 1 luglio al 30 novembre
Per il 2018 il limite per le presentazioni sarà collocato nel mese di marzo.Le istruzioni specifiche saranno fornite dopo l'emanazione del decreto di cui sopra, a cui seguirà l'apertura del servizio online per l'inoltro della domanda all'INPS.
Riguardo “ l‘Ape volontaria”, lo stesso ministro Poletti ha dichiarato che “è pronta ma è il ministro dell’Economia che ha il controllo puntuale del procedimento”.
Le perplessità dei rappresentanti delle sigle sindacali erano già state espresse lo scorso marzo:“con un lavoro paziente il tavolo ha definito le procedure per l’accesso all’Ape agevolata e all’Ape volontaria – aveva dichiarato Maurizio Petriccioli (cisl), ma il Governo con i decreti attuativi deve sciogliere le riserve su una serie di questioni da noi poste sui benefici per i lavori precoci e sui requisiti di accesso all’Ape agevolata per i lavoratori che svolgono attività gravose. Auspichiamo che queste risposte arrivino tempestivamente e prima dell’avvio del confronto sulla “fase due”.
“Sui decreti attuativi per l’Ape le risposte sono state su molti punti del tutto insufficienti – era stato il commento di Roberto Ghiselli (Cgil). Bisogna approvare presto i decreti, su cui esprimeremo un giudizio compiuto. Abbiamo espresso delle perplessità in particolare sulle procedure che si intendono adottare: la fissazione di una data rigida entro cui presentare le domande, il criterio dei sei anni di lavoro continuativo nelle attività gravose, che rischia di escludere interi settori come l’edilizia, l’impossibilità, per i lavoratori disoccupati per scadenza del contratto a termine, di rientrare fra i lavoratori precoci o nell’Ape sociale”.“Il Governo deve assolutamente accelerare la definizione dei decreti attuativi del pacchetto previdenza contenuto nell’ultima legge di bilancio per evitare ulteriori ritardi” aveva aggiunto Domenico Proietti, segretario confederale della Uil.
Ecco alcune informazioni utile tratte direttamente dal sito dell'INPS
L'articolo 1, comma 179 e seguenti, legge di bilancio 2017 prevede un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’INPS a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata.
Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa.
Il beneficio è riconosciuto nel limite 300 milioni di euro per il 2017, 609 milioni di euro per il 2018, 647 milioni di euro per il 2019, 462 milioni di euro per il 2020, 280 milioni di euro per il 2021, 83 milioni di euro per il 2022 e 8 milioni di euro per il 2023.
Possono usufruire dell'Ape sociale (specificatamente per il comparto scuola):
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i dipendenti con 63 anni di età e 30 anni di contributi che assistono parenti invalidi, hanno una propria invalidità o sono in stato di disoccupazione;
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i dipendenti con almeno 63 anni di età e 36 anni di contributi che appartengono a determinate categorie. Tra queste sono incluse le docenti e i docenti della scuola dell’infanzia e gli educatori e educatrici dei nidi di infanzia
Di seguito riportiamo la lettera inviata dalle OO.SS:
Gentile signora Ministra,
dal 1 maggio è entrata in vigore l’APE SOCIALE che consentirà tra l’altro alle docenti e ai docenti della scuola dell’infanzia l’opportunità di anticipare il pensionamento a 63 anni di età e 36 anni di servizio.
Il primo contingente di domande presumibilmente potrà essere inoltrato tra il 15 maggio e il 31 luglio.
E’ un provvedimento molto atteso da una categoria di docenti che in modo particolare sta soffrendo l’innalzamento dei requisiti prodotti dalla riforma Fornero e che per questo ha avuto un riconoscimento nelle novità pensionistiche previste dalla legge di Bilancio del 2017.
Come è noto il personale della scuola ha una sola finestra di uscita dal lavoro, il 1 settembre di ogni anno, preceduta dalla domanda di dimissioni che quest’anno è scaduta il 13 febbraio. I tempi dell’INPS per l’esame del primo contingente di domande si preannunciano oltre la data del 1 settembre, mettendo a rischio l’esigibilità, per le docenti e i docenti della scuola dell’infanzia, dell’opportunità di usufruire dell’APE SOCIALE per l’anno scolastico 2017/2018.
Con la presente le scriventi Organizzazioni sindacali sono a chiedere alla S.V la riapertura dei tempi di accesso al pensionamento in una data successiva al 1 settembre 2017 per il personale della scuola che avrà fatto domanda per l’APE SOCIALE nel momento in cui riceverà il consenso da parte dell’INPS., ma anche per coloro che quando sarà attiva la procedura chiederanno l’accesso al pensionamento tramite l’APE volontaria.
Certi della attenzione che vorrà prestare alla nostra richiesta, rimaniamo in attesa di un cortese riscontro.
Distinti saluti. Francesco Sinopoli- Maddalena Gissi- Pino Turi