Novità importanti per il concorso a Dirigente Scolastico, ancora in corso con i candidati in attesa dell'esito della prova scritta messa in discussione, insieme alla preselettiva, da diversi ricorsi in atto per le difficoltà lamentate durante la prova al pc tra inconvenienti informatici presunti o accertati, con la possibilità molto concreta che non si riesca a terminare per tempo il corso-concorso entro il prossimo anno scolastico. Un concorso che il ministro Bussetti aveva annunciato di voler riformare prevedendo un'abbreviazione dei tempi di espletamento e il rinvio corso durante l'anno di prova. Ora il Governo passa dalle parole introducendo delle consistenti novità nel decreto semplificazione in via di approvazione che però oltre alla soppressione certa del corso di formazione potrà consentire anche la modifica delle prove, la loro valutazione (con probabile abbassamento delle soglie) e il periodo di formazione e prova conseguente alla immissione in ruolo. PSN è in grado di mostrare, in anteprima il testo del decreto semplificazione nella parte che riforma, tra l'altro, il percorso in essere del concorso a Dirigente Scolastico secondo quanto aveva già anticipato il ministro Bussetti che introduce una modifica dell'art. 29 del dlgs 165 del 2001 di cui PSN, in esclusiva, ha aggiornato il testo con le modifiche in via di approvazione come riportato di seguito:
Queste infatti le modifiche apportate al testo dall'art. 24 del Decreto semplificazione che riguarda anche il concorso in atto:
Comma 1. All'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al primo periodo le parole «corso-concorso selettivo di formazione» sono sostituite dalle seguenti: «concorso selettivo per titoli ed esami»;
b) il secondo periodo è soppresso;
c) al terzo periodo le parole «per l'accesso al corso-concorso» sono soppresse e le parole «nel ruolo di appartenenza di almeno cinque anni» sono sostituite dalle seguenti: «di almeno cinque anni e che sia confermato in ruolo»;
d) il sesto e settimo periodo sono soppressi;
e) l'ottavo periodo è sostituito dal seguente: «Con uno o più decreti del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sono definite le modalità di svolgimento del concorso e dell'eventuale preselezione, le prove concorsuali, la valutazione della preselezione, delle prove e dei titoli, nonché il periodo di formazione e prova.»;
Comma 2: I candidati ammessi al corso conclusivo del corso-concorso bandito nel 2017 per il reclutamento dei dirigenti scolastici, sono dichiarati vincitori e assunti, secondo l'ordine della graduatoria di ammissione al corso, nel limite dei posti annualmente vacanti e disponibili, fatto salvo il regime autorizzatorio in materia di assunzioni di cui all'articolo 39, comma 3-bis,della legge 27 dicembre 1997,449, e successive al periodo di formazione e prova è disciplinato con i decreti di cui all'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001.
Comma 3: I risparmi di spesa recati dai commi 1 e 2, pari a euro 8,26 milioni in termini di saldo netto da finanziare e a euro 4,13 milioni in termini di indebitamento netto a decorrere dal 2018,sono portati a incremento del fondo di cui all'articolo 1, comma 202, della legge 13 luglio 2015, n.107.
Nella relazione tecnica allegata al decreto in via di approvazione sono anche indicate le motivazioni delle modifiche introdotte. Questo quanto si legge nella relazione tecnica: allegata al decreto in discussione:
L'articolo 24 reca semplificazioni amministrative in materia di istruzione scolastica, di università, di ricerca e di alta formazione artistica, musicale e coreutica:
commi 1-3 - L'articolo 29 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, attuato attraverso il Decreto del ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca 3 agosto 2017, n. 138, dispone il reclutamento dei dirigenti delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione tramite un corso concorso composto da un concorso di ammissione e un corso di formazione dirigenziale.
Il concorso di ammissione si articola in una o più prove scritte e una orale, precedute da una prova di preselezione, sulla base del numero dei candidati. È ammesso a sostenere la prima prova scritta un numero di candidati pari a tre volte quello dei posti disponibili per il corso di formazione dirigenziale. Superate le prove scritta e orale, alla frequenza del corso di formazione dirigenziale sono ammessi candidati in numero superiore a quello dei posti messi a bando nella percentuale del venti per cento in più. Il corso dirigenziale comprende due mesi di formazione generale e quattro mesi di tirocinio integrati da sessioni di formazione erogabili anche a distanza, nonché lo svolgimento di una prova scritta e di un colloquio orale. Durante il corso di formazione dirigenziale e tirocinio i partecipanti beneficiano del semiesonero dal servizio.
Come risulta evidente dalla lettura nella normativa primaria e secondaria, il modello concorsuale così delineato si sostanzia in una procedura estremamente lunga e complessa, inidonea, in prima applicazione, a sopperire alle criticità organizzative delle istituzioni scolastiche. Nell'anno scolastico 2018/19 sono 1.536 i posti di dirigente scolastico vacanti e disponibili. Nel 2017/18, le reggenze assegnate sono state 1.748, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacali.
Nell'ottica di accelerare, in prima applicazione, lo svolgimento della procedura per il reclutamento dei dirigenti scolastici, che se svolta secondo quanto previsto renderebbe impossibile le immissioni in ruolo a decorrere dal 2019/2020, e dunque nel preminente interesse alla funzionalità del sistema scolastico, si propongono le modifiche di cui alla norma in questione, che intendono peraltro razionalizzare senza nulla perdere degli elementi qualitativi del percorso delineato dal DM 138/2017.
Le disposizioni di cui ai commi precedenti si applicano, in quanto compatibili, al corso-concorso bandito nella Regione Friuli Venezia Giulia, con riferimento al reclutamento dei dirigenti scolastici preposti alle scuole di lingua slovena o bilingue.
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