E' arrivato finalmente il parere del CSPI (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) sulla bozza di decreto ministeriale che regolamenta la procedura del concorso straordinario per la scuola primaria e dell’infanzia, introdotto dal Decreto Dignità (Legge 96 del 9 agosto 2018) .
Il Consiglio, nell'adunanza plenaria del 9 ottobre, ha esaminato la bozza della procedura di indizione del concorso proponendo modifiche necessarie al fine di avere un testo più chiaro e coerente rispetto alle previsioni del Decreto.
In particolare nel parere espresso, il CSPI ha evidenziato la necessità di rimuovere il diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguito presso gli istituti magistrali in quanto la legge che ha istituito il concorso straordinario non prevede questo titolo tra quelli utili per l’ammissione al concorso stesso.
Riguardo alla prova orale ha poi proposto di eliminare l'indicazione dei tempi massimi previsti per la durata complessiva e chiesto di correggere i riferimenti ai programmi su cui verterà il colloquio inserendo inoltre che sia valutata la padronanza delle discipline in relazione alle competenze metodologiche e di progettazione didattica e curricolare, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Il CSPI nel suo parere, qui allegato con la bozza del bando, chiede inoltre di modificare il testo inserendo la valutazione della competenza del candidato nelle attività di sostegno agli allievi con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. In sostanza si propone di riprendere quanto previsto nel DM per il concorso FIT 2018, facendo cioè riferimento ai contenuti del concorso 2016, ma limitandoli alle parti di pertinenza metodologico e didattico.
Nel testo si chiede inoltre di valutare l’opportunità di prevedere l’esonero dal servizio per i presidenti e i commissari, data l’urgenza della procedura concorsuale sottolineando la necessità che l’eventuale nomina dei commissari da parte degli USR, in caso di mancanza di candidati, sia motivata.
Rispetto alla tabella di valutazione dei titoli è stato chiesto di aumentare il punteggio della Laurea in Scienze della Formazione Primaria, della specializzazione per l’insegnamento dell’Italiano L2, e del superamento di un precedente concorso. E’ stato infine richiesto di valutare il servizio svolto su posto di sostegno anche nella procedura concorsuale per il posto comune.
Resta da verificare se il Miur vorrà tenere conto dei suggerimenti proposti dal CSPI nel suo parere, non vincolante, prima della pubblicazione definitiva del bando in gazzetta ufficiale per questo concorso riservato ai diplomati magistrali e Laureati in Scienze della Formazione Primaria e diplomati che hanno svolto nel corso degli ultimi otto anni scolastici, presso le istituzioni scolastiche statali, almeno due annualità di servizio specifico rispettivamente sulla scuola dell’infanzia o primaria, anche non continuative, sia su posto comune che di sostegno.
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