Prima uscita ufficiale di Renzi che ha incontrato per quasi un'ora ragazzi e insegnanti della scuola multietnica alla periferia di Treviso in un auditorium molto pieno insieme ai ministri dell'Istruzione Stefania Giannini e a quello del Lavoro Giuliano Poletti. «L'Italia - ha sostenuto Renzi - diventa grande ed importante solo se riesce ad investire nella scuola. Per questo noi abbiamo deciso di partire da qui dopo che negli ultimi anni gli insegnanti sono stati considerati un pò poco».
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Il presidente del Consiglio ha interagito con domande e risposte con gli studenti improvvisando una lezione di educazione civica su temi come l'arte e l'inquinamento sottolineando come «il presidente del Consiglio e il sindaco possono fare qualcosa ma non bastano per risolvere i problemi». «Al governo - ha spiegato Renzi - dobbiamo guardare allo spread e ai mercati, ma poi i Paesi si salvano solo se le scuole funzionano».
«Se c'è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi tornerò a Roma con i compiti a casa». Il premier si è rivolto così ad insegnanti ed alunni della scuola Coletti di Treviso, annunciando nei prossimi giorni l'apertura di una casella di posta per ascoltare richieste e problemi. Renzi ha sottolineato più volte l'importanza dell'educazione scolastica come «punto di ripartenza del Paese».