La Regione Puglia con la LEGGE REGIONALE 4 dicembre 2009, n. 31: “Norme regionali per l’esercizio del diritto all’istruzione e alla formazione” aveva istituito l’Unità di formazione del personale e di pedagogia scolastica. Si legge nella Legge: “L’Unità è una struttura che opera al servizio del personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA). L’Unità promuove analisi, strategie, metodi e strumenti d’intervento formativo, allo scopo di sviluppare la professionalità di quanti operano nel sistema scolastico, contribuendo alla crescita complessiva della qualità dell’istruzione in ambito regionale”.
Il 4 febbraio 2020, il Consiglio della regione Puglia, ha approvato all’unanimità la proposta di legge del M5S a prima firma del consigliere regionale Gianluca Bozzetti “Modifica del Titolo III ‘Unità regionale di Pedagogia e Formazione del Personale della Scuola’ della Legge regionale 2009, n.31”, rendendo effettiva l’unità di pedagogia regionale scolastica e la sua implementazione attraverso la futura emanazione da parte della Giunta del relativo regolamento attuativo.
La modifica proposta è volta a valorizzare l’importanza del pedagogista: una figura fondamentale perché la scuola non assolva solo al compito dell’istruzione, ma anche a quello educativo e formativo. La decisione di riprororre la questione era nata dalla consapevolezza che in 10 anni dall’emanazione della Legge regionale nulla si era fatto per inserire tale figura nel contesto scolastico. La consapevolezza che oltre all’insegnamento delle discipline occorresse prevedere interventi per promuovere negli alunni la motivazione allo studio e la fiducia in se stessi, per favorire l’integrazione attraverso l’educazione al rispetto delle differenze di genere, culturali, politiche e religiose e per contrastare fenomeni come il bullismo e il cyberbullismo, ha riaperto il dibattito sull’argomento.
A sostenere questa esigenza vi erano anche i dati forniti dall’APEI (Associazione dei Pedagogisti e Educatori Italiana). Nel 2016 l’Associazione ha avviato e portato a termine il progetto pilota "Unità di Pedagogia Scolastica”. L’efficacia dei risultati raggiunti nelle scuole che l’anno scorso avevano aderito al bando “Diritti a Scuola”, avvalendosi del pedagogista ha fatto riemergere viva e attuale la necessità di introdurre una figura “specialista” nel sistema scolastico, che si possa configurare come supporto attivo all’educazione.
In consigliere Bozzetti ha dichiarato: “abbiamo introdotto nuove funzioni, attività e percorsi di valorizzazione dell’unità di pedagogia, come ad esempio, consulenza e sostegno pedagogico individuale e di gruppo, gruppi di narrazione, dibattiti rivolti a docenti, genitori e alunni. Ma anche progettazione e monitoraggio per lo sviluppo di ambienti di apprendimento, nuove metodologie didattiche e neuro pedagogiche e inclusive”.
In una società in continuo movimento, in una scuola a cui si chiede di formare i “futuri cittadini del mondo” la figura del pedagogista, vista come lo specialista dei processi educativi, formativi e di apprendimento risulta oggi più che mai necessaria. La scuola oltre a docenti cultori delle singole discipline di insegnamento, hanno bisogno di figure professionali in grado di sviluppare il potenziale umano e apprenditivo di ogni bambino, attraverso l'osservazione, l'analisi dei bisogni educativi della persona e la strutturazione di interventi di natura pedagogica.
Per queste ragioni “Il Pedagogista è fortemente atteso da insegnanti, alunni e famiglie e rappresenta la figura “chiave”, di raccordo tra la scuola, le famiglie e il territorio”, dichiara Stefania Coti, presidente della regione Puglia APEI. “Una figura attenta alle biografie umane che accompagna gli alunni senza classificarli, capace di mediare quella complessità che a volte appare disorientante. Figura indispensabile per la prevenzione primaria dell’insuccesso scolastico, prima causa di dispersione che grava sul bilancio economico delle istituzioni scolastiche e sulla spesa pubblica del Welfare”.
Speriamo che questa “innovazione” venga recepita da tutte le regioni italiane.