AnonymousMessi in rete 26 mila indirizzi di posta elettronica con relative password di docenti di ogni ordine e grado che afferiscono al ministero per l’Istruzione.

Ad annunciare l’incursione, piuttosto eclatante, sono gli Anonymous italiani che da qualche tempo si presentano con la sigla di Lulzsec Italia, per sottolineare il lato goliardico e irriverente delle loro azioni: “Lulz” è infatti un temine gergale per indicare le “grasse risate” e il divertimento in generale, accoppiato alla parola security in “LulzSec”. Lulzsec però si presenta come portavoce di un gruppo più ampio di hacker attivisti che in Italia si riuniscono sotto la sigla “Anonymous” 

I database hackerati sono 52, 6048  sono le email di singole scuole, 63 di coordinatori, 355 del forum “Indire”, 42 di Xforum, 148 di dirigenti scolastici, 155 di referenti, 6808 di insegnanti, e altri 13 mila circa collegati al mondo della scuola ma con indirizzi privati, da Virgilio.it a Yahoo.it.

E tuttavia, a parte la possibilità di entrare nella casella di posta elettronica di referenti e coordinatori scolastici che si presume si scambino documenti di lavoro, idee e progetti riservati,  dalla mail violata si può arrivare all’avvocato, dall’avvocato al fiscalista, dal fiscalista al medico e impossessarsi del Cud o delle analisi spedite via email, della banca dove si è correntisti fino al furto completo dell’identità il passo è breve.

Il consiglio è pertanto di modificare subito le propri credenziali e attivare l’autenticazione a due fattori,  incrociare le dita che tutto questo non sia già successo.