gallo interpellanzaCi avevano sperato gli studenti alle prese con la maturità scientifica di poter usare il formulario durante l'esame di stato. Una richiesta portata avanti inizialmente da un professore e uno studente pistoiesi da alcuni mesi quando un alunno della quinta liceo scientifico «Fermi» di San Marcello, Francesco Erpichini, e il suo insegnante di matematica Paolo Palumbo aprirono, lo scorso 26 novembre, una petizione su Change.org per chiedere al governo di ammettere l’utilizzo del formulario nella seconda prova scientifica dell’esame di maturità, non avrebbero mai immaginato che, nel giro di appena due mesi, la loro proposta sarebbe approdata in parlamento.

Il deputato Luigi Gallo, esponente del M5S, non solo ha raccolto la proposta, ma assieme agli altri componenti pentastellati della commissione cultura della Camera ha presentato, dopo poco temo, una specifica interrogazione parlamentare. Interrogazione alla quale il ministro non ha però dato seguito come riporta il comunicato del M5S.

Il ministero dell’Istruzione sbatte la porta in faccia a migliaia di docenti, studenti e famiglie in mobilitazione che chiedevano l’uso dei formulari scientifici per lo svolgimento della Seconda prova dell’esame di maturità. E’ una vergogna che abbiamo cercato di contrastare attraverso una mia interrogazione al Miur ma che per l’ennesima volta, per l’ottusità dei governanti, non trova una risposta concreta”.

Ad affermarlo è il deputato M5S in Commissione Cultura, Luigi Gallo, annunciando la risposta a un’interrogazione in cui si chiedeva al Miur di permettere agli studenti impegnati con la seconda prova di usare i formulari scientifici per la prova di matematica della maturità.

La risposta del ministro – commenta Gallo – non ci soddisfa. Il ministero crede che gli studenti ‘meritevoli’ siano quelli che immagazzinano più formule. Promuovono, cioè, un appiattimento del sistema di apprendimento, pienamente in linea con le politiche di tagli all’istruzione pubblica o di spreco di risorse perpetrate dagli ultimi governi di questo Paese. La prova di maturità dovrebbe valutare le capacità e le competenze che lo studente ha sviluppato nel corso dei suoi studi e non la difficoltà di ricordare a memoria formule e procedure sistematiche non inerenti alle competenze, ma al puro immagazzinamento di dati".