In occasione del recente anniversario per i 90 anni dall’assegnazione,il 10 dicembre del 1926, del premio Nobel a Grazia Deledda, il MIUR dà il via al bando “Grazia Deledda, donna e scrittrice, a novant’anni dal Nobel per la letteratura”, rivolto alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, per la realizzazione di un progetto, che valorizzi l’opera della scrittrice sarda nelle scuole e ne riproponga la lettura e l’introduzione nei percorsi didattici.
Tempistiche
Le scuole hanno tempo fino al 31 maggio 2017 per presentare le loro idee di attuazione di progetti di ricerca e azione didattica sulla figura della scrittrice sarda. All’interno dell’avviso (in allegato), le istituzioni troveranno linee guida per la redazione di iniziative che potranno riguardare lo studio della biografia e della scrittura letteraria di Grazia Deledda; l’analisi della lingua ibridata usata dalla scrittrice, ovvero la contaminazione tra il codice linguistico isolano e quello continentale; l’approfondimento dei caratteri mitici e archetipici del paesaggio sardo o la riflessione sui temi dell’eros, della libertà e dei pregiudizi all’interno della produzione deleddiana.
Le scuole avranno la possibilità di riflettere sul percorso di conquista dell'autonomia da parte della donna, attraverso la figura della scrittrice che nel primo Novecento si è trasferita da Nuoro a Roma, superando ostacoli e stereotipi. Ogni istituto potrà scegliere di declinare i percorsi di approfondimento in modo differente in base al grado di istruzione delle ragazze e dei ragazzi: per il primo ciclo si potranno proporre, ad esempio, rappresentazioni grafiche delle descrizioni paesaggistiche deleddiane o drammatizzazioni di racconti; oppure percorsi di contestualizzazione all’interno del panorama storico-letterario della prima metà del Novecento e interpretazione “situata” delle opere della scrittrice in relazione all’eredità deleddiana riconosciuta in certa scrittura letteraria contemporanea per gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado.
Percorsi progettuali
Per le attività da realizzare da parte delle singole scuole e nelle classi, in modalità congrue alla specificità dell’ordine scolastico e all’età degli studenti, si propongono alcuni possibili percorsi progettuali su cui indirizzare la ricerca-azione didattica :
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Biografia e scrittura letteraria: un faticoso processo di affrancamento personale, sociale e culturale.
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Una lingua ibridata: l’incontro-scontro di due codici linguistici e culturali distanti tra loro: quello isolano e quello continentale, miscidati secondo il procedimento proprio della scrittura “verista” che rimodula il codice letterario sul sostrato dell’oralità e lo contrassegna con i procedimenti formali della colloquialità.
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Il paesaggio: la Sardegna come un luogo mitico, archetipo di tutti i luoghi, metafora di una condizione storico-esistenziale di solitudine e separatezza.
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L’emancipazione intellettuale di una donna: il passaggio da Nuoro a Roma comprende la storia di una emancipazione di genere che implica il tema del maschile e del femminile, sempre presente nella scrittura deleddiana, come del resto nella cultura europea tra Otto e Novecento.
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Il tema dell’eros: la fragilità dei personaggi maschili, che non sanno governare l'eros, e l’impotenza delle donne, rese mute dalle convenzioni sociali.
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Il tema etico della libertà: nell’evocazione tolstoiana e dostoevskiana di tanti personaggi, la scrittrice scandaglia il tema della libertà di compiere il male e di contrastarlo, insistendo sulla responsabilità della scelta, ineludibile in ogni vita libera e condotta con dignità.
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Le tradizioni locali e la cultura materiale (credenze, miti, proverbi, musica, cucina…) nella narrativa deleddiana: dal riconoscimento alla valorizzazione.
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Sguardo sulla vita quotidiana di ieri e di oggi: confronto tra la vita quotidiana - in particolare quella della donna - descritta nei romanzi e quella attuale.
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Il pregiudizio nelle relazioni interpersonali: riflessioni e confronto sul peso che hanno i pregiudizi nelle vicende narrate e nei contesti più attuali.
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L’opera deleddiana nelle rivisitazioni teatrali e cinematografiche: approfondimenti intersemiotici per comprendere a fondo la specificità letteraria e la risemantizzazione implicata in ogni riscrittura artistica.
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Dopo Deledda: scrittrici italiane (e scrittori) s’interrogano sull’eredità dell’esperienza intellettuale della prima donna italiana insignita del Nobel per la letteratura.
“Partiamo da Grazia Deledda, figura di spicco del nostro patrimonio culturale, ma vogliamo che nelle nostre scuole ci sia sempre maggiore spazio e maggiore attenzione, in tutte le discipline, per le straordinarie donne del passato e contemporanee che con il loro impegno e le loro intelligenze hanno costruito e continuano a costruire un patrimonio culturale, artistico e scientifico che il mondo ci invidia. Donne la cui presenza nei libri di testo non è sempre adeguatamente valorizzata. È un doveroso tributo a queste figure, ma anche un messaggio di fiducia per le nostre ragazze: credete nei vostri sogni e lavorate per riuscire a realizzarli. Senza farvi fermare da chi condiziona il vostro percorso” ha commentato la Ministra Valeria Fedeli.