Durante l'incontro “Scuola e lavoro parlano la stessa lingua ?”, svoltosi lo scorso 24 febbraio in occasione dei 60 anni della Saa, la scuola di amministrazione aziendale dell'Università di Torino, la Ministra Valeria Fedeli, è intervenuta parlando di numerosi argomenti che riguardano il mondo dell'università e della scuola.
In particolar modo sull'alternanza scuola-lavoro la Fedeli si è così espressa: "gli analistisottolineano gli anacronismi dei sistemi d'istruzione occidentale.La scuola è ossificata, rimasta ferma mentre il resto del mondo andava avanti.
Scuola e lavoro non parlano la stessa lingua e sono anzi due realtà disconnesse, penso che i loro linguaggi debbano restare diversi, ma iniziare a intrecciarsi come succede con l'alternanza scuola lavoro."
Serve ora uno sforzo di ammodernamento sostanziale. Secondo me i loro linguaggi devono restare separati, ma anche imparare a intrecciarsi. Noi siamo quel governo che ha investito 3 miliardi di euro sulla scuola, dando il via a una serie di operazioni. Tra queste il fatto davvero innovativo di avere fatto diventare strutturale l'alternanza tra scuola e lavoro. (...)L'aver messo a sistema l'alternanza è stato un passo importante per il nostro paese e la nostra regione. In Piemonte lavoriamo da tempo alla costruzione di un percorso, che coinvolge anche il mondo imprenditoriale e sindacale, per avvicinare due mondi che hanno sempre parlato linguaggi diversi.
In merito alla precarietà, la Fedeli ha dichiarato:(…) Bisogna superare la precarietà dei docenti delle scuole fino ai ricercatori. Le migliori performance nella ricerca arrivano dai dipartimenti dove entrano ricercatori giovani, come dimostrato dagli ultimi risultati della valutazione.
Insieme alla ministra sono intervenuti, il Presidente della SAA Giacomo Büchi, il Presidente di INFOR ELEA Carlo Colomba, Gianmaria Ajani, Rettore dell’Università degli Studi di Torino e Piero Schiavazzi, Direttore degli Eventi di Elea.