E’ morto Tullio De Mauro, linguista, docente universitario, autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, aveva 84 anni.
Il professor De Mauro era il fratello di Mauro De Mauro, il giornalista de l’Ora di Palermo, rapito e ucciso dalla mafia nel settembre del 1970. Fu Ministro della pubblica istruzione tra il 2000 e 2001. In una delle sue ultime interviste (concessa al settimanale Panorama), definì la Buona Scuola di Renzi "un passo nel vuoto" e il metodo della consultazione sulla riforma non seria: "In Francia è stata fatta una consultazione sulla scuola, ma vennero prima formulate le domande. È stato un metodo serio. La consultazione di Renzi non mi sembra seria".
Molto apprezzate le ricerche di De Mauro, sull'analfabetismo, secondo un suo studio, meno di un terzo della popolazione italiana avrebbe i livelli di comprensione della scrittura e del calcolo necessari per orientarsi nella vita di una società moderna, distinguendo gli analfabeti strutturali da quelli funzionali (qui i dati delle sue ricerche in una illuminante intervista di Antonello Caporale).
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Se ne va un grande protagonista della lingua italiana come Tullio De Mauro, politico ma soprattutto docente universitario, autore del Grande dizionario italiano dell’uso e della Storia linguistica dell’Italia unita, ha collaborato per anni con l’Accademia della Crusca per sottolineare e testimoniare il grande valore che la lingua italiana ancora oggi ha nel mondo non solo culturale e accademico. In ambito politico, è stato ministro della Pubblica Istruzione nel Governo Amato II (dal 25 aprile 2000 all'11 giugno 2001).
Sarebbe lunghissimo elencare le opere e la carriera del più autorevole linguista italiano. De Mauro ha insegnato linguistica in diverse università italiane e ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Filosofia, e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici, nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università la Sapienza di Roma. Oltre ad essere stato ministro della pubblica istruzione (aprile 2000-giugno 2001, governo Amato), ha presieduto la Società di Linguistica Italiana (1969-73) e la Società di Filosofia del Linguaggio (1995-97). Nel novembre 2006 ha contribuito alla fondazione dell’associazione Senso Comune per un progetto di dizionario informatico, di cui è tuttora presidente. È stato socio ordinario dell’Accademia della Crusca, e dal novembre 2007 ha diretto la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. De Mauro ha anche presieduto il comitato direttivo del Premio Strega. Ha scritto moltissimi libri, tra i quali il recente Storia linguistica dell’Italia repubblicana (Laterza, Bari 2014).