In un comunicato ufficiale, lo Snals critica l'assenza di chiarezza sui contenuti dei decreti in preparazione e che dovevano essere oggetto dell'incontro con il Ministro Giannini tenutosi il 16-02-2015 e riguardante i provvedimenti attuativi del piano governativo “La Buona Scuola”. Nessuna chiarezza anche sui requisiti che saranno richiesti ai docenti precari per fruire della nomina in ruolo. Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale del resoconto diramato dallo Snals:
Dal sito dello Snals:
L’intervento del Ministro è stato generico e non ha fornito alcun elemento di chiarezza sui contenuti dei provvedimenti attuativi del progetto di “buona scuola” dopo gli esiti della consultazione e alla vigilia di due atti, decreto legge e disegno di legge, di cui ha solo annunciato a fine mese l’emanazione senza indicare con chiarezza quali argomenti entreranno nell’uno o nell’altro provvedimento.
Il Ministro ha sostanzialmente ribadito quanto noto, cioè la volontà del Governo:
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- di stabilizzare i precari, anche alla luce della recente sentenza europea, con un piano di assunzioni a tempo indeterminato partendo da tutti coloro che sono inseriti nelle GAE a cui far seguire immediatamente l’avvio di una regolare e continua procedura concorsuale. Non ha, però, chiarito né nell’introduzione né nella replica finale quali sono i requisiti che saranno richiesti per fruire della nomina in ruolo;
- di voler coniugare questo fatto con un miglioramento della qualità della scuola anche grazie a percorsi di valutazione e formazione dei docenti;
- di affiancare, alla luce dei risultati della consultazione, ai percorsi per anzianità quelli per merito; non ha, però, chiarito né le modalità né i pesi economici da attribuire alle due voci.
Il segretario generale, prof. Marco Paolo Nigi, nel suo intervento ha affermato, come si legge nel comunicato stampa che di seguito riportiamo, che l’azione dello SNALS-CONFSAL vuole di difendere tutto il personale della scuola ed è disponibile a sostenere un progetto riformatore basato sulla serietà degli studi, sulla dignità professionale dei lavoratori e sull’autorevolezza della scuola. Ha richiesto con forza un confronto sui contenuti dei provvedimenti e non solo sull’indice degli argomenti e ha poi richiamato gli obiettivi prioritari, necessari per migliorare il servizio scolastico, per cui lo SNALS-CONFSAL si batte da tempo.
Come è noto, per lo SNALS-CONFSAL è indispensabile:
- il rinnovo del CCNL, unica sede in cui operare interventi nei confronti del personale sia per la parte economica che normativa;
- il mantenimento dell’anzianità nella progressione stipendiale;
- la stabilizzazione del personale precario;
- la difesa dell’occupazione sia del personale docente che ATA;
- l’attuazione di un organico funzionale pluriennale;
- l’ampliamento dell’orario di apertura delle scuole, a patto che si forniscano le risorse umane ed economiche necessarie e che sia chiara la separazione tra percorsi curriculari e extracurriculari;
- un piano di investimenti e la soluzione concreta dei problemi che affliggono le scuole in termini di edilizia scolastica;
- la definizione di organi collegiali in cui siano bilanciati poteri e competenze tra Collegio dei Docenti, assemblea del personale ATA, RSU e dirigente scolastico;
- una drastica riduzione dei troppi adempimenti burocratici che pesano sul personale e che, attualmente, in contrasto con le dichiarazioni sono continuamente incrementati;
- un impegno del ministro in sede di Governo per sanare il problema di “quota 96” e per realizzare una flessibilizzazione, seppur con gli opportuni correttivi, delle possibilità di collocamento in quiescenza per il personale.
Nel corso dell’incontro, negli interventi di parte sindacale è stata richiamata la necessità di valorizzare anche il ruolo del personale ATA e di risolvere positivamente e tempestivamente alcune tematiche economiche contingenti riguardanti sia il personale ATA sia i dirigenti scolastici.