Il Ministro Giannini ha firmato un atto di indirizzo che individua le priorità politiche per il 2015. Tra i 24 punti contenuti nell’atto di indirizzo c'è anche promuovere e incentivare gli interventi in materia di edilizia scolastica, ridurre drasticamente il precariato fra i docenti e aumentare la formazione della classe insegnante, eliminare le “molestie” burocratiche a cui sono sottoposti dirigenti scolastici e professori.
Fra le priorità anche l’ottimizzazione degli spazi di autonomia degli istituti, attraverso l’attuazione dell’organico funzionale e l’incentivazione dell’utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole.
Il documento prevede inoltre un forte impegno a rendere la scuola sempre più “aperta”, anche oltre l’orario delle lezioni, per lo sviluppo di progetti e programmi dedicati e per contrastare la dispersione scolastica. Si punta poi ad una scuola digitale e dematerializzata, per semplificare i flussi di dati e promuovere nuove forme di insegnamento.
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Il Miur si impegnerà nella promozione della valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti. Al centro dell’attività 2015 anche il potenziamento delle competenze linguistiche, economiche e informatiche degli alunni e l’incremento del numero di studenti delle scuole secondarie che hanno accesso a percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Tra queste, anche sostenere il percorso di internazionalizzazione degli atenei italiani e delle istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica (Afam), sia dal punto di vista della mobilità degli studenti che di quella dei docenti, rendere più agevole e appetibile l’accesso alla carriera accademica da parte dei giovani, ripensare l’orientamento all’università e al mondo del lavoro, migliorare la programmazione degli interventi nell’ambito della ricerca e riaprire il confronto sul tema delle borse di studio universitarie.
Tra gli obiettivi per il 2015 anche l’accelerazione della distribuzione delle risorse alle università su base meritocratica e il ricambio generazionale della classe docente.
Le priorità del Miur proseguono con la riprogrammazione dell’orientamento universitario per assicurare un miglior collegamento tra mondo del lavoro e mondo accademico.
Rendere più semplici le procedure di assegnazione delle risorse per la ricerca e quelle di programmazione, anche attraverso la creazione di Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca è un altro degli obiettivi indicati. Sempre nell’ambito della ricerca, verranno promosse politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli e, nell’ambito del quadro europeo, in linea con il programma “Horizon 2020”, saranno favoriti processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca. Gli istituti di Alta formazione artistica, musicale e coreutica saranno non solo aiutati a migliorare i loro processi di internazionalizzazione, ma riformati nella struttura, con particolare riguardo all’offerta formativa e al reclutamento, e nella governance, per favorire un sistema di autonomia responsabile.
Di seguito riportiamo i 24 punti con le priorità individuate nell'Atto di indirizzo 6 febbraio 2015 prot. n. 427 a firma del Ministro Giannini:
1 - Promuovere e incentivare interventi di edilizia scolastica (messa in sicurezza, anagrafe edilizia, ammodernamento, ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici, messa a sistema di nuovi ambienti di apprendimento).
2 - Semplificare le regole che governano la scuola (“sblocca scuola”) e riordino della normativa vigente, attraverso l’elaborazione di un Testo unico.
3 - Ridurre drasticamente il precariato dei docenti.
4 -Promuovere la valutazione come strumento di miglioramento della scuola e di valorizzazione degli insegnanti e come strumento per attuare l’autonomia e la crescita delle scuole al fine di costruire “una scuola dì qualità per tutti”.
5 - Assicurare ai nostri alunni una "nuova generazione di insegnanti", formati adeguatamente durante il corso degli studi universitari anche attraverso tirocini in aula.
6 - Rafforzare le competenze e l'insegnamento di discipline che sono patrimonio storico, culturale e artistico del nostro Paese. Accelerare sulle nuove alfabetizzazioni, potenziando le competenze linguistiche, economiche e informatiche.
7 - Aumentare il numero di studenti della scuola secondaria che - a partire dall'istruzione tecnica - hanno accesso ad esperienze significative di alternanza fra scuola e lavoro, lavorando in sinergia con il tessuto imprenditoriale e regionale.
8 - Ottimizzare gli spazi di flessibilità degli istituti previsti dall'autonomia e dai nuovi ordinamenti, attraverso l’attuazione dell'organicofunzionale e incentivando l'utilizzo condiviso di risorse strumentali e umane tra reti di scuole.
9 - Lavorare ad una scuola "aperta", anche oltre l'orario delle lezioni, che sviluppi progetti e programmi dedicati, vicina alla disabilità e a contatto con il territorio e le sue problematiche e per contrastare la dispersione scolastica.
10 - Sviluppare la digitalizzazione per aumentare l'efficienza e migliorare la scuola con nuove modalità di insegnamento e apprendimento, promuovendo la dematerializzazione, la digitalizzazione e la trasparenza dei flussi di dati.
11 - Semplificare i meccanismi di accreditamento nell'ambito dei processi di valutazione e accelerare le procedure di assegnazione meritocratica delle risorse per consentire alle università politiche di bilancio e di reclutamento autonome.
12 - Favorire e incrementare i processi di ricambio della classe docente, facilitando l'ingresso dei giovani nell'organico docente e ricercatore.
13 - Coniugare assieme le politiche del merito e del diritto allo studio affinché sia pienamente realizzato il dettato costituzionale che parla di “capaci e meritevoli”.
14 - Ripensare e riprogrammare l'orientamentouniversitario degli studenti, a cominciare dagli ultimi anni della scuola secondaria, assicurando un miglior collegamento tra il mondo del lavoro e quello accademico.
15 - Puntare all'eccellenza dei nostri Atenei definendo criteri di accreditamento più efficaci e individuando parametri su base pluriennale più flessibili per promuovere l'efficienza della didattica e della ricerca.
16 - Sostenere il percorso di internazionalizzazione delle nostre Università, sia dal punto di vista della mobilità studentesca che da quello della mobilità dei docenti.
17 - Semplificare le procedure finanziarie inerenti la ricerca affinché le risorse disponibili siano utilizzate in maniera efficiente e rapida.
18 - Programmare le attività e gli interventi inerenti la ricerca, non solo da parte degli enti vigilati dal MIUR ma anche attraverso la creazione di un Coordinamento Nazionale degli Enti pubblici di ricerca.
19 - Sostenere una programmazione pluriennale più coerente ed efficace delle risorse disponibili nonché di quelle acquisibili mediante competizione da parte di Enti e Università in sinergia con le imprese e i territori.
20 - Nell'ambito del quadro europeo e in linea con "Horizon 2020", favorire i processi di apertura internazionale degli Enti pubblici di ricerca e assicurare l'allineamento con gli obiettivi nazionali.
21 - Promuovere le politiche di mobilità dei ricercatori a tutti i livelli, favorendo e semplificando le procedure di "portabilità" dei progetti di ricerca, specie in raccordo con il sistema delle infrastrutture.
22 - Avviare la riforma strutturale dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, con particolare riguardo al reclutamento e all'offerta formativa, per valorizzare le competenze e il ruolo che riveste nel panorama internazionale.
23 - Favorire e promuovere con specifici incentivi l'internazionalizzazionedel sistema AFAMverso i paesi europei ed extra-europei.
24 - Semplificare la governance delle Istituzioni AFAM e favorire un sistema di autonomia responsabile che sia affidata, tra l’altro, a processi di accreditamento e di valutazione rigorosi, anche legati all'assegnazione di risorse secondo criteri premiali.