Pubblichiamo il comunicato giunto in redazione inviato dal gruppo fb "PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI" in risposta alla possibilità molto concreta che il Miur decida per lo scorrimento delle Graduatorie di merito del concorso 2012 oltre i posti messi a bando.

A seguito dell’emissione dell'ormai famoso "tweet" del Ministro Giannini del 15 maggio, in concomitanza sospetta con l'imminente tornata elettorale, si è diffuso e amplificato uno sconcertante annuncio, ad opera del Capo di Gabinetto del Ministro, dott. Fusacchia, relativo all’immissione di 7000 "idonei" non vincitori del concorso del 2012, per l’anno scolastico 2015/2016, in attesa che venga bandito il prossimo concorso-truffa, utile a tenere eternamente sui libri e in un'eterna propedeutica aspiranti insegnanti che non avranno mai una cattedra.

I Precari Uniti contro i Tagli denunciano quest'ennesimo atto di pirateria amministrativa e politica, che giunge, peraltro, alla fine delle operazioni di aggiornamento delle Graduatorie ad Esaurimento e, quindi, dopo che i precari "storici" hanno effettuato le loro scelte, magari optando per un difficile e oneroso trasferimento che potrebbe risultare, ora, infruttuoso.
E' inammissibile che atti amministrativi vengano "interpretati" e forzati interessatamente al chiaro scopo di sollecitare la risposta elettorale dei gruppi di precari più “sensibili” e ricattabili!
Nelle GaE sono presenti decine di migliaia di docenti precari da almeno 14 anni. Molti di loro erano precari anche prima dell’istituzione delle Graduatorie Permanenti, ora ad esaurimento. Si tratta di persone che da decenni garantiscono il buon funzionamento della Scuola Pubblica Statale, subendo l’umiliazione sistematica del reiterato licenziamento a giugno, di recente additato come illegittimo e fatto oggetto di una ufficiale reprimenda dalla UE, per la palese e abnorme violazione della Direttiva europea 70/1999.
Tutti questi precari si sono debitamente formati con le modalità di volta in volta prescritte e disposte dal Ministero dell’Istruzione: corsi abilitanti speciali, concorsi o SISS. Negli anni, le assunzioni sono state vincolate al parere favorevole del MEF, il che ha inceppato il meccanismo del turn-over, fino a che, nel 2008, si è registrato l’osceno e mutilante taglio del ministro Gelmini (150.000 tra ata e docenti!), che ha sostanzialmente ridotto la scuola pubblica al collasso, come sanno tutti coloro - genitori, studenti, famiglie - che la scuola la vivono ogni giorno.

I "piani triennali" dei vari ministri succedutisi alla Gelmini, oltre a prevedere immissioni col contagocce (12.000 posti in un anno, su tutti gli ordini di scuola, per tutto il paese, sono nulla, solo per citare solo il “Piano Profumo”), sono stati di fatto bloccati o vanificati. I posti, del resto, non ci sono, perché i tagli sono stati devastanti; i Precari Uniti contro i Tagli, infatti, in sei lunghissimi anni di drammatica e tenace lotta, hanno sempre prioritariamente rivendicato, allo scopo di ripristinare le cattedre, il ritiro degli scellerati tagli, l’allargamento degli organici, il reintegro delle discipline falciate dalla Gelmini, lo scorporo delle classi pollaio e, da ultimo, il ritiro dell'esiziale Riforma Fornero. Gli stessi risicatissimi numeri delle assunzioni dall'ultimo concorso attestano la fallimentarità dell'azione ministeriale: in molte regioni, infatti, non è stata assunta ancora neppure la metà dei vincitori (ad esempio sulle classi A036, A0180 e A037, in Lombardia)!

A fronte di questa situazione disperata e in presenza di personale formato e avente titolo all'assunzione, specializzato e in servizio da 15 o 20 anni, si pensa ad immettere i mai contemplati "idonei" di un concorso il cui bando prevedeva l’immissione dei soli vincitori (tanto è vero che esso non dà adito ad abilitazione).
Non rileva né può rilevare, a livello giuridico, che il bando dell'ultimo concorso sia stato, riguardo alle ricadute della selezione indetta, difforme da tutti i precedenti (il Ministro Profumo aveva presentato questa "tagliola" come una grande novità "meritocratica"!): non è possibile conformare il diritto ai capricci dei ministri e alle istanze elettorali, addirittura con valore retroattivo! Il tempo delle leggi ad personam è finito! Anche la Costituzione, del resto, che garantisce libertà di insegnamento (art. 33), diritto allo studio e al lavoro e non onerosità della scuola privata fa aggio su ogni altro testo, ma ciò pare essere stato dimenticato da tempo, tanto è vero che sulle private piovono fondi pubblici da anni e che siamo tormentati dal mortificante e antididattico progetto Invalsi!

Come precari delle GaE, chiediamo non solo un incontro a breve con il Capo Gabinetto del Ministro Giannini, ma anche e soprattutto che vengano rispettati i diritti acquisiti da chi è precario da decenni. Siamo costernati e spaventati all'idea che il ricorso ai tribunali divenga fisiologico nell'iter di accesso al lavoro di docente. La politica deve dare trasparenti risposte e tutele a livello procedurale, non fomentare, speculandoci sopra, indegne battaglie a colpi di carta bollata.

Chiediamo, pertanto, con voce esasperata e francamente allo stremo:

1. Assunzioni adeguate al reale numero di studenti, che permettano una didattica degna di questo nome;

2. Esaurimento in via prioritaria degli abilitati in GaE, che non possono marcire in attesa di vedere riconosciuti il proprio impegno e il proprio sforzo per ulteriori 10 anni, stando alla tempistica annunciata dal Ministro

3. Ritiro dei tagli Gelmini e della Riforma Fornero

4. Rispetto delle regole che gli stessi governi dell'austerity hanno fissato per la celebrazione di un inutile e umiliante concorso, che si vorrebbe trasformare in un nuovo dramma senza fine.

BASTA CON LE LOTTE FRATRICIDE E L'UMILIAZIONE DELLA CLASSE DOCENTE! SE LA SCUOLA PAGHERA' LA CRISI, IL PAESE SARA' CONDANNATO A UNA RECESSIONE SENZA FINE E SENZA SCAMPO!

PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI