Dopo diversi mesi, trascorsi tra continui annunci del Governo e del Ministro Carrozza, finalmente tra qualche giorno dovrebbero veder la luce le 4447 immissioni in ruolo previste dal “Decreto scuola”.
Il MIUR ha da sempre manifestato la volontà di eliminare gli squilibri esistenti (a livello nazionale, regionale e locale) tra i diversi ordini di scuola e, per le scuole superiori di secondo grado, tra le diverse aree rispetto al rapporto alunni/docenti di sostegno. Questo è il motivo per cui, dalla prossima tranche di immissioni in ruolo (2014/15), si procederà con una suddivisione dei posti che tenga conto di un generale riequilibrio regionale.
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La FLC CGIL di Latina deve aver fatto tesoro di questa manifestazione di intenti e ha proposto, a partire da questi primi 4447 posti, una suddivisione a dir poco bislacca subito ripresa senza alcun contraddittorio da alcuni siti specializzati.
In sostanza, secondo i criteri proposti dal sindacato, i posti aggiuntivi previsti per questa prima tranche andrebbero ripartiti in proporzione all'attuale consistenza dell'organico di diritto senza considerare in alcun modo l'organico di fatto. Questo, sempre secondo il sindacato con sede a Latina, consentirebbe una ripartizione equa.
Noi vogliamo chiarire che così non è e che la ripartizione, se davvero si seguissero i preziosi suggerimenti, sarebbe del tutto iniqua e andrebbe contro quanto indicato dal Ministero.
Se, infatti, tenessimo conto dell’organico di diritto già esistente, senza considerare assolutamente gli organici di fatto, allora gli ordini di scuola che già presentano un cospicuo numero di docenti di ruolo si vedrebbero assegnata (in proporzione) la fetta più grande della torta a discapito degli ordini che, invece, sono già in sofferenza e che vedrebbero aggravata la propria posizione.
Visto che, per rendere più credibile ciò che effettivamente già sembrava incredibile, si è fatto ricorso agli esempi, ne proponiamo uno anche noi (per chiarire la fallacia del ragionamento della FLC):
Le assunzioni in ruolo, nel rigoroso rispetto dei contingenti assegnati, non possono essere in numero superiore al totale dei posti vacanti e disponibili."
i ricorda quegli studenti che, di fronte a un problema, scrivono che il 20% di 100 è 120... e non 20 senza nemmeno far caso all'incongruenza (al di là della correttezza o meno del procedimento che si potrebbe anche ignorare).