Da alcuni giorni giungono in redazione richieste di chiarimenti sull’emendamento 15.91 presentato dall’On. Giancarlo Galan.
Tale emendamento avrebbe previsto, per le nomine sulle cattedre di sostegno, la precedenza dei docenti NON SPECIALIZZATI MA IN POSSESSO DI MASTER (aventi ad oggetto la disabilità e argomento "pedagogia speciale") presenti nelle graduatorie di una provincia sui docenti specializzati non presenti in alcuna provincia.
Detto in altre parole, si sarebbe creata una precedenza sul sostegno, tra i docenti privi di specializzazione, ai docenti in possesso di crediti, master, corsi e quant’altro il mercato offra in tema di disabilità.
Molti siti specializzati lo hanno dato per approvato contribuendo ad accrescere la confusione e le aspettative tra i docenti precari non specializzati. Alcuni esperti insistono col rispondere che è legge, che “è stato approvato, è nel dl approvato dalla camera e, siccome nulla è cambiato col passaggio al senato, è legge”.
In verità, se qualcuno avesse pensato bene di “perdere” un po’ di tempo nella lettura degli atti dei lavori della Camera si sarebbe accorto che… "Giancarlo Galan, presidente e relatore, ritira il suo emendamento 15.91." (citiamo testualmente dagli atti, pag 68). Leggendo tutti gli atti, poi, ci si rende conto che fino all'una e quindici (orario di chiusura dei lavori alla camera) l’emendamento non si rivede. Come se non bastasse, tra gli esiti degli emendamenti... non risulta approvato!!! Infatti la casella in cui si indica l’esito di ogni emendamento è VUOTA.
Perché, allora, affannarsi a ribadire che il corso da la precedenza?
In definitiva, prima di fare la "corsa al corso", Professionisti Scuola fa presente che l'emendamento, COME RISULTA DAGLI ATTI (ribadiamolo), è stato RITIRATO e non è più presente nel testo definitivamente approvato dal Senato. Quindi, se l’obiettivo per chi volesse investire soldi e tempo in tali master o perfezionamenti fosse esclusivamente quello di avere una precedenza nell’assegnazione delle supplenze… consigliamo di risparmiare soldi e non alimentare le lobby dei "masterifici".