Disattese le aspettative di tutti quei docenti specializzati sul sostegno che auspicavano che fosse approvato dal Decreto Rilancio l’emendamento presentato da Casa, Gallo e altri parlamentari grillini sul Concorso straordinario per i docenti specializzati su sostegno.
Ricordiamo che questo emendamento riformulava quello della senatrice Angrisani (M5S) che era stato approvato durante la conversione del Decreto Scuola 20/2020 e bocciato poi dalla Ragioneria generale dello Stato. L’emendamento prevedeva appunto di bandire un concorso riservato ai soli docenti specializzati sul sostegno i cui candidati sarebbero stati graduati sulla base della valutazione dei titoli e di una prova orale selettiva, superata dai candidati che avrebbero conseguito il punteggio minimo di sette decimi o equivalente, avente per oggetto i programmi vigenti dei corrispondenti concorsi ordinari per titoli ed esami.
È stata la senatrice Angrisani ad intervenire a riguardo dal suo profilo Facebook:
“L'emendamento al DLRilancio per il concorso straordinario per il sostegno è stato rimandato per alcune difficoltà tecniche. Con mio dispiacere questo concorso straordinario per ora è stato accantonato. Farò il possibile in Senato per far ripartire l'iter partendo da una mozione che impegni il Governo in tal senso. Da insegnante di sostegno, da senatrice, comprendo la delusione di molti, ma sappiate che la volontà politica di garantire a tutti gli studenti con disabilità, insegnanti specializzati e di ruolo, al fine di rispettare la continuità didattica e i loro bisogni educativi, c'è pienamente. Vi chiedo solo di avere pazienza e di darci il tempo di trovare le soluzioni tecniche per riportare l'argomento nelle sedi opportune e far sì che questo concorso finalmente veda la luce:”
Bocciato prima dalla Ragioneria generale e ora dalla Funzione Pubblica per motivazioni tecniche, questo emendamento, oltre a creare malcontento genera anche molte perplessità, saranno molti a chiedersi quali siano queste “motivazioni tecniche” dal momento che garantire la presenza dei docenti di sostegno in classe ad inizio anno scolastico rappresenta una priorità oltre che una concreta necessità.
Lo scenario che si aprirà a settembre non sarà per nulla edificante, nei giorni scorsi l’associazione Misos-Insegnanti Specializzati Sostegno aveva posto l’accento sulla drammaticità della mancanza di docenti di sostegno:” La situazione è davvero drammatica sul sostegno per tutti i gradi e ordini a livello nazionale , ma in particolar modo al Sud Italia, dove purtroppo ancora migliaia di docenti specializzati sul sostegno sia nelle graduatorie di merito che gae sostegno aspettano la loro meritata stabilizzazione. Dove i nostri ragazzi aspettano, ormai da anni, la loro meritata continuità didattica sull'intero ciclo scolastico, presupposto imprescindibile per garantire un'adeguata crescita formativa. Senza continuità didattica è come costruire l'inclusione scolastica senza fondamenta.”
Dopo le operazioni di mobilità sui posti di ruolo rimangono scoperte 85.150 cattedre di cui 22 mila solo per il sostegno, 50 mila sono posti in deroga, senza pensare che il quarto e il quinto TFA sul sostegno non riuscirà comunque a colmare il numero dei docenti specializzati che necessitano.
Mentre quindi si cerca di riaprire a settembre la scuola adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di studenti, docenti e personale scolastico, si apre un’altra falla , quella della mancanza dei docenti e che se il Covid-19 ha allungato i termini per poter espletare i concorsi, non si può non tener conto della mancanza di volontà a velocizzare un concorso straordinario sugli insegnanti specializzati di sostegno i quali oltre a continuare ad essere precari, sono rimasti immobilizzati da “difficoltà tecniche” che hanno favorevolmente danneggiato la “continuità didattica” ledendo in questo modo i diritti degli alunni.