La Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità del 3 dicembre è stata istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza.
L'edizione 2015 ha come tema centrale Questione di inclusione: accesso e empowerment per le persone con tutte le abilità.
Oggi a livello internazionale si preferisce parlare di “persone con disabilità”, usando il termine “persona” al posto delle forme aggettivali come “invalido”, “disabile”, etc., scelta che ha il vantaggio di lasciare intatto un termine (persona) in sé neutro, e di utilizzare il termine “con” per descrivere qualcosa che non appartiene a quella persona, ma che le è imposto. Al concetto di persona, universalmente accettato e ritenuto positivo, si accomuna un’attribuzione ricevuta, al fine di sottolineare il concetto che prima viene la persona e poi la disabilità.
Si è quindi passati da una definizione statica di disabilità, come attributo della persona, ad una visione dinamica del processo del disablement, che viene visto come la risultante della interazione della persona e dell’ambiente.
Secondo la “Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute” (OMS, 2001), la disabilità non deve essere vista come un attributo della persona, ma come una situazione in cui qualsiasi individuo può trovarsi ogniqualvolta si presenti un divario tra le capacità individuali e i fattori ambientali, e questo ponga restrizioni nella qualità della vita o nel pieno sviluppo delle potenzialità della persona nella società.
Giornate come il 3 dicembre non sono la bacchetta magica che trasforma in realtà quello che per ora è “solo” un sogno: quello di vivere in comunità e città a misura di persona, di ogni persona. Giornate come questa contribuiscono almeno a rialzare il livello di attenzione e a ricordare che un impegno ancora più profondo deve essere profuso al fine di abbattere la cultura dell’indifferenza e della discriminazione che tutt’oggi esiste, sensibilizzando la cittadinanza alle tematiche della disabilità.
Giornate come questa ci aiutano a porre al centro la dignità, l’autonomia, l’indipendenza, la libertà di scelta, la partecipazione e l’inclusione sociale, il rispetto e la valorizzazione delle differenze e la disabilità come parte della diversità umana. E ci danno l’opportunità di affermare ancora una volta, citando la Convenzione ONU, che la disabilità è un concetto dinamico e in evoluzione, il risultato dell’interazione tra minorazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la piena ed effettiva partecipazione nella società su base di parità con gli altri.
In questo senso con fiducia si guarda alla giornata sui diritti delle persone con disabilità, in quanto tentativo di suscitare e di promuovere, attraverso eventi e manifestazioni, una riflessione più profonda ed una presa di coscienza maggiore da parte della collettività circa le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità, procedendo verso il superamento delle barriere culturali per giungere ad una efficace inclusione sociale.