Sono tanti i docenti che, anche alla luce delle ultime novità, ci scrivono in redazione per capire realmente se sia conveniente o meno fare il riscatto degli anni del corso di laurea. Di seguito proponiamo degli esempi oltre a due simulatori per calcolare il costo del riscatto di laurea fornendo anche le indicazioni operative su come materialmente presentare la domanda.
Il Decreto Legge 28 gennaio 2019, n. 4 (c.d. Decretone) recante “disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni" aveva introdotto la possibilità di riscattare fino a 5 anni, anche non consecutivi, pagando una cifra agevolata pari a 5.239,74 euro per ciascun anno in una volta sola o in 120 rate mensili. Il riscatto low cost riguardava però solo coloro che hanno iniziato a lavorare (e dunque a versare contributi all’Inps) dopo il 1996.
La circolare INPS n° 6 del 22 gennaio 2020 ha ampliato i criteri per identificare i beneficiari del riscatto della laurea, andando a cancellare uno dei requisiti richiesti ovvero l’abolizione del requisito d’età. Inoltre il riscatto può includere anche gli anni precedenti al 1996, a patto che il corso di studi sia situato almeno in parte nella sua durata legale nell’anno 1996.
Questo cosa vuol dire ?
Facciamo un esempio: un lavoratore che ha frequentato l’università dal 1994 al 1997 può riscattare tutti e 4 gli anni versando un totale di circa 21.000,00 euro e non soltanto due anni ovvero 1996-1997 come avveniva fino a pochi giorni fa.
Come presentare domanda?
In base alle ultime novità il riscatto laurea (ora esteso anche agli over 45 anni) prevede che le domande da presentare all’Inps vengano effettuate esclusivamente per via telematica.
Gli interessati potranno:
- presentare la richiesta direttamente all’Inps (inps.it) se sono in possesso di Pin dispositivo o di Spid, seguendo il percorso Menu Servizi Online > Accedi ai servizi > Menu Servizi per il cittadino Riscatto dei periodi contributivi;
- rivolgersi ad un Caf, commercialista o intermediari autorizzati;
- chiamare il Contact Center dell’Inps al numero 803 164, gratuito da telefono fisso o al numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dal proprio gestore telefonico. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle ore 20 e il sabato dalle ore 8 alle ore 14.
L’onere del riscatto sarà calcolato dall’Inps sulla base delle disposizioni che regolano la liquidazione della pensione. Una volta calcolato il costo del riscatto della laurea il lavoratore può pagare in un'unica soluzione o al massimo in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi sulla rateizzazione ferma restando la possibilità di estinguere prima le rate residue.
Il mancato pagamento dell’importo in unica soluzione o del versamento della prima rata, costituisce per l’Inps, la rinuncia alla domanda, senza compromettere l’eventuale nuova domanda.
Per le rate di riscatto successive alla prima, il loro pagamento è consentito, oltre alla scadenza, con un ritardo non superiore a 30 giorni e per un massimo di 5 volte nell’arco della rateizzazione.
Inoltre, il pagamento può essere interrotto in qualsiasi momento ma tutto ciò che è stato versato precedentemente all’Inps non può essere rimborsato.
Il pagamento dell’onere di riscatto della laurea può avvenire tramite bollettini MAV messi a disposizione dalla stessa Inps. Questi si possono stampare dal sito dell’ente di previdenza > Portale dei Pagamenti > Riscatti o farseli spedire, per posta ordinaria o e-mail, chiamando il Contact center. I MAV possono essere pagati presso Unicredit o presso gli aderenti Reti Amiche, online direttamente sul sito web dell’INPS, tramite l’app per smartphone e tablet INPS Servizi Mobili o con carta di credito. Per il pagamento rateale si può scegliere l’addebito diretto della rata sul proprio conto corrente. L’Inps invierà una lettera di conferma precisando da quale mese l’addebito automatico avrà luogo, fino ad allora si dovrà continuare a pagare tramite bollettini MAV.
Verifica pagamenti:
Ogni anno successivo al primo è possibile verificare nel Portale dei pagamenti il versamento per il riscatto degli anni della laurea: servizio Riscatti > Ricongiunzioni > Rendite > sezione Pagamenti effettuati.
Dichiarazione dei redditi: possono essere scaricati dalla dichiarazione dei redditi tutti i contributi INPS pagati per il riscatto laurea, indipendentemente dalla somma versata (non c’è alcuna soglia di deducibilità). Se non sono stati pagati personalmente ma il versamento è stato fatto da un soggetto terzo (es. genitori) quest’ultimo può inserirli nella sua dichiarazione a condizione di essere fiscalmente a suo carico.
Alcuni esempi:
Cerchiamo di comprendere meglio con alcuni esempi forniti dal prof. Renzo Boninsegna (Snals Verona).
- Un docente con uno stipendio pari a 15.956,00 annuo opta per il calcolo contributivo per riscattare i 4 anni di laurea quindi l’aliquota da utilizzare è quella degli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria per i lavoratori dipendenti, pari al 33%, anche se il riscatto dovesse essere chiesto da un professionista iscritto alla gestione separata o da un artigiano iscritto nella gestione speciale dei lavoratori autonomi, situazioni che prevedono un’aliquota di computo più bassa (rispettivamente del 25% e del 24%).
Il calcolo contributivo al 33% è pari a 5.265,48 euro; pertanto la cifra per il riscatto è di 21.061,92 euro pari a 175,52 l’anno. Poiché il riscatto è detraibile dal reddito comporta un risparmio Irpef quindi dovrà versare al netto Irpef 108,82 euro in 120 rate per un costo totale finale di 13.058,00 euro circa (costo netto all’anno 3.264 euro circa). Ciò vuol dire che, se con il precedente calcolo si sarebbe pagato 42.074,00 per ricattare 4 anni di laurea, oggi lo stesso docente risparmierà 29.016,00 euro.
Facciamo un altro esempio. Docente che vuole andare in pensione con l’opzione donna: Una docente nata il 10/02/1961 con anzianità pensionistica al 31/12/2019 di 31 anni decide di andare in pensione con opzione donna dal 01/09/2020. Ha frequentato l’università dal 1980 al 1984. Per riscattare la laurea dovrà optare per il sistema contributivo e aggiungendo i 4 anni di laurea avrà così maturato al 31/12/2019 35 anni anziché 31. Quindi potrà andare in pensione dal 01/09/2020 pagando per il riscatto al netto Irpef 13.058,69 euro (anziché più di 53.000,00 risparmiando così più di 40.000,00 euro).
Ricordiamo però che il riscatto degli anni di laurea, se da un lato permette di andare in pensione prima e, grazie al riscatto agevolato, ad un costo notevolmente ridotto rispetto al passato, comportando l’opzione di passare al sistema contributivo vede ridotto l’importo della pensione di circa il 25% a vita. Per questo è utile farsi fare una simulazione e poi valutare tutti i pro e i contro.
Simulatori per il calcolo del costo riscatto di laurea
E' possibile utilizzare sia il simulatore del Sole24 ore qui di seguito riproposto e sia quello più dettagliato dell'INPS riportato subito di seguito:
Ricordiamo che Inps ha messo a disposizione un simulatore (a cui è possiibile accedere a questo link) per simulare il costo del riscatto di laurea. Per poter utilizzare il simulatore bisogna, dopo essersi accreditati sul portale istituzionale INPS tramite codice PIN, SPID o CNS, accedere al servizio “Riscatto di laurea” e cliccare su “Simulazione calcolo” nel menu a sinistra.
Per maggiori approfondimenti:
https://www.snalsverona.it/portal/attachments/article/2200/SPECIALE%20RISCATTO%20LAUREA%20CON%20COSTO%20RIDOTTO.pdf
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