Lettera inviata ai Parlamentari, che i docenti iscritti al gruppo Fb "Area Unica Sostegno" stanno facendo circolare in rete, a seguito delle ultime dichiarazioni del Ministro Carrozza.
CHIEDIAMO L'APPROVAZIONE DELL'EMENDAMENTO 15.2 AC 1574 (On. CENTEMERO) A FAVORE DELL'AREA UNICA SOSTEGNO
Il testo:
Gentili Onorevoli,
siamo i docenti iscritti al gruppo Facebook "Area unica sostegno scuola superiore" che conta ormai oltre 1400 iscritti.
In questi ultimi anni abbiamo avviato numerose iniziative al fine di arrivare all'abolizione della suddivisione delle aree nell'ambito della scuola secondaria: una petizione online ha raggiunto in pochi mesi ben 7000 sottoscrizioni (alcune di illustri operatori nel mondo della scuola) e grazie all'appoggio dell'On. Caterina Pes del PD durante la scorsa legislatura è stata approvata dalla Commissione cultura della Camera una risoluzione (atto Camera 8-00197) che impegnava l'allora in carica Governo Monti a procedere all'unificazione delle aree.
Ora ci rivolgiamo a Voi in occasione dell'imminente conversione del DL n. 104/2013 (c.d. Decreto Scuola).
Ci preme ricordare che la divisione del sostegno nelle scuole superiori in 4 aree disciplinari è anzitutto frutto di una errata interpretazione dell'art. 13 co. 5 della legge 104/92, tant'è vero che nella scuola media esista da sempre un'unica area.
Inoltre la divisione in aree, a livello di singole istituzioni scolastiche, non è mai (tranne forse rarissime eccezioni) rispettata, ossia al di là dell'area disciplinare di provenienza dell'insegnante di sostegno, lo stesso è chiamato a svolgere il suo compito seguendo gli alunni in tutte le discipline. Vi invitiamo a questo proposito di fare una ricognizione degli orari dei docenti di sostegno di una qualsiasi delle centinaia di scuole superiori presenti nel nostro Paese: vi accorgerete che quello che diciamo corrisponde a realtà.
Le aree sono inoltre occasione di arbitrio e di modalità di attribuzione delle cattedre, da parte dell'amministrazione scolastica locale, poco chiare, a tutto svantaggio degli alunni disabili.
A tutto questo si aggiunge il problema legato al reclutamento dei futuri 27.000 insegnanti di sostegno che proprio il DL 104 prevede. Ebbene, mantenendo la divisione in aree si perpetuerebbe un sistema assolutamente ingiusto in quanto tutti i docenti di sostegno iscritti nelle Graduatorie ad esaurimento hanno seguito lo stesso corso, hanno quindi lo stesso titolo di specializzazione e svolgono lo stesso lavoro, ma sono incanalati in 4 percorsi di reclutamento diversi e assolutamente squilibrati tra loro (per esempio nell'Area tecnica AD03 infatti confluiscono i docenti di ben 133 discipline diverse, mentre nell'area motoria AD04 confluiscono i docenti di una sola disciplina!).
Eppure, nonostante questa sproporzione, le immissioni in ruolo saranno equamente suddivise tra i docenti delle 4 aree, cosicché i docenti delle aree "privilegiate" potranno entrare in ruolo anche con pochissimi punti in graduatoria (ovvero con pochi anni di precariato alle spalle) mentre i precari delle aree più affollate potranno dire addio al loro lavoro da insegnanti.
NON VI SONO DIFFICOLTA' TECNICHE ALL'UNIFICAZIONE DELLE AREE, infatti proprio il prossimo anno si provvederà infatti all'aggiornamento ed al rinnovo delle Graduatorie ad esaurimento.
Inoltre intervento di unificazione NON COMPORTA ALCUN ULTERIORE O NUOVO ONERE PER LA FINANZA PUBBLICA.
Per questi e per molti altri motivi ci rivolgiamo a Voi, Signori Onorevoli, e VI CHIEDIAMO, al di là della Vostra appartenenza politica, di VOTARE A FAVORE DELL'EMENDAMENTO 15.2 AC 1574 (On. CENTEMERO e altri) AL DL 104/2013, CHE PREVEDE L'UNIFICAZIONE DELLE AREE .
Non è infatti questo il momento, da parte Vostra, di arroccarvi in posizioni intransigenti ma di convergere verso un accordo che ponga fine ad una delle più grandi ingiustizie che da anni i precari della scuola italiana sono costretti a subire.
I docenti del gruppo "Area unica sostegno scuola superiore" Vi ringraziano dell'attenzione e sono fiduciosi che questo appello sarà raccolto e seguito.
Distinti saluti.