Approvato dall'aula del Senato, il 5 marzo, con 183 sì e 56 astenuti, il decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale 23 gennaio scorso contenente disposizioni temporanee e urgenti in materia di proroga degli automatismi stipendiali del personale della scuola.
Fra i primi ad esprimersi positivamente è stata il ministro dell’istruzione Stefania Giannini che ha dichiarato: ''Oggi abbiamo fatto un importante passo in avanti nel presente, ma è necessario guardare soprattutto al futuro. Il Governo nella sua collegialità deve assumersi la responsabilità, e siamo certi che lo farà, di destinare alla scuola e al mondo dell'istruzione le risorse per migliorare la qualità della didattica e dei servizi e per garantire la formazione degli insegnanti. Siamo pronti a scommettere su questa sfida politica e culturale''.
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Ma mentre il Ministo Giannini esulta, il parlamentare Luigi Gallo, in un comunicato stampa, pur apprezzando lo stop al prelievo forzoso sugli stipendi del personale ATA per la 1° e 2° posizione economiche grazie ad un emendamento M5S approvato in commissione Istruzione, denuncia la sottrazione di fondi dalle risorse destinate alla formazione dei docenti e al MOF ovvero al fondo per il miglioramento della offerta formativa.
Sottrazione di fondi che si può tradurre in un costo a carico delle famiglie per pagare le posizioni economiche ATA.
E' il risutato, paradossale, dell'emendamento al "decreto scatti" approvato in extremis al Senato. Per evitare la restituzione di quanto già erogato agli Ata, bisognerà tagliare di 39 milioni il fondo per il funzionamento. Si tratta di circa 5mila euro in meno per ogni scuola. Per fotocopiatrici e materiali di pulizia l'intervento delle famiglie sarà indispensabile. Nel comunicato Gallo denuncia questa sottrazione promettendo battaglia del M5S alla Camera per il ripristino dei fondi tagliati all'Istruzione. Di seguito il comunicato
"Un'altra battaglia vinta del MoVimento 5 Stelle e dei lavoratori della scuola grazie ad un emendamento del M5S che è poi è stato fatto proprio dalla Commissione. Si evita il prelievo forzoso del personale ausiliario della scuola, per le posizioni economiche attribuite per gli anni 2011-2013 in virtù della sequenza contrattuale del 2008.
La battaglia, però, continua alla Camera perchè i fondi per sanare la porcata dei prelievi forzosi di questo governo vengono reperiti per 40 milioni dalla formazione del personale docente e per 380 milioni di euro, dal Fondo per il miglioramento dell'offerta formativa. Proporremo fondi alternativi e aspettiamo il presidente del consiglio alla prova dei voti.
Altrimenti l'investimento per la scuola che prevede Renzie è semplicemente una cannibalizzazione del mondo dell'Istruzione.
La prossima tappa sarà accerchiare il Governo per il furto delle ferie ai precari della scuola."