Il MEF, con la nota n. 152 del 19 dicembre 2013 comunica gliinterventi che saranno effettuati in applicazione delle disposizioni del DPR 122 del 4 settembre 2013, a partire dalla rata di gennaio 2014 e riguardanti il blocco degli scatti d’anzianità (art. 1, comma 1, lett. a).
La nota in questione è piuttosto lacunosa e rinvia a precisazioni ulteriori.
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Quello che temiamo è che si intervenga ancora una volta sui diritti acquisiti, prevedendo il recupero retroattivo degli aumenti già percepiti.
Se così fosse, numerosi lavoratori che hanno maturato nel 2013 il diritto allo scatto di anzianità (già con un anno di ritardo a causa del blocco dell’anno 2012) passando, di conseguenza, alla classe stipendiale successiva e percependo il relativo aumento stipendiale, si vedrebbero decurtate le somme riscosse a tale titolo e con la retrocessione della posizione stipendiale.
E non solo: tutti quelli che aspettavano lo scatto e il relativo aumento stipendiale dal prossimo gennaio 2014 (in ritardo di un anno sempre per il blocco dell’anno 2012), oltre a non aver alcun aumento stipendiale, vedranno modificata la data di maturazione dello scatto tanto agognato, con differimento di un ulteriore anno.
Sarebbe, inoltre, messa in discussione la validità degli anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014, soprattutto per gli ultimi immessi in ruolo, che si vedrebbero bloccare le ricostruzioni di carriera. Questa preoccupazione era già stata espressa nella nostra scheda di commento al decreto.
Qualora ciò dovesse accadere, al mancato pagamento degli stipendi pregressi e al ritardo di quelli di dicembre ai supplenti, al blocco del pagamento delle posizioni economiche del personale ATA,arriverebbe un altro regalo sotto l’albero di Natale del personale scolastico: la restituzione di quanto legittimamente maturato!