La senatrice Granato del M5S, membro della VII Commissione cultura del Senato e firmataria dell’emendamento in discussione al Senato che riguarda l’aggiornamento delle graduatorie provinciali e riapertura della terza fascia, attraverso un post sul suo profilo facebook decide di chiarire alcuni punti sul concorso straordinario visto che dichiarazione e notizie contrastanti, rischiano di arrecare solo confusione ai tanti precari della scuola che ne saranno coinvolti.
Granato ha ribadito l’impegno totale e costante sulla scuola da perte della ministra Azzolina e del governo approvando il "decreto scuola" lo scorso dicembre, con il quale si è impegnata affinché fossero banditi concorsi per un totale di circa 62 mila posti di docente. È di ieri la notizia che ci saranno 16 mila posti in più per le assunzioni di docenti: 8 mila nel concorso straordinario e altri 8 mila per l’ordinario. E proprio in riferimento al concorso straordinario per la scuola secondaria, per i precari con 3 annualità di servizio, che la senatrice chiarisce alcuni punti dal momento che a settembre è previsto il rientro a scuola:
- Il concorso bandito rappresenta l’unico modo per portare alla stabilizzazione dei precari a settembre, unica soluzione possibile dal momento che l’alternativa proposta in vari emendamenti (corso di formazione in servizio con prova orale finale) comporterebbe comunque la conversione della cattedra non prima del 2021, con la certezza non solo di non poter ottenere dal MEF altri posti per le cattedre che si libereranno, ma addirittura di vedersi ridurre il numero complessivo degli attuali contingenti previsti;
- L’impegno che le graduatorie di istituto vengano trasformate in provinciali e aggiornate tramite modalità informatica con validità per il conferimento delle supplenze nel biennio 20/21 e 21/22.
- Il concorso sarà espletato adottando misure adeguate all’emergenza Covid-19, infatti si stanno valutando misure che possano permettere ai candidati di partecipare al concorso dalla propria provincia di residenza anche ove si candidino per cattedre in altri territori. Il Ministero e il Movimento 5 Stelle sono costantemente impegnati a garantire lo svolgimento delle prove in condizioni di sicurezza;
- C’è un principio al quale il Movimento 5 Stelle non è disposto ad erogare in nessun caso. La scuola è per definizione il luogo in cui si valorizza il merito e si soddisfano diritti e bisogni di soggetti in formazione, perciò non è pensabile derogare dal dettato costituzionale che prevede che l’accesso i ruoli non può che avvenire tramite concorso selettivo, per esami e titoli.