Mentre i precari già abilitati della scuola secondaria attendono con ansia la pubblicazione del bando di concorso riservato, più volte annunciata dal ministro Fedeli e data inizialmente per certa prima del 31 dicembre dell'anno appena trascorso, sono ancora tanti i nodi da sciogliere per chi aspira ad ottenere un posto nelle nuove GMR, graduatorie di merito regionali, da cui ottenere l'agognata immissione in ruolo. Ma man mano che si studia nel dettaglio il farraginoso meccanismo delle tre diverse procedure concorsuali messo a punto dal governo, sono sempre più evidenti le contraddizioni che rischiano di condurre i precari in un intricato labirinto di nuove graduatorie regionali da cui potrebbe essere difficile uscirne, quasi a replicare gli errori già commessi in passato con le graduatorie ad esaurimento, ancora in vigore. Sembra infatti che chi ha scritto il DL 59 del 13/04/2017, abbia considerato che ogni candidato fosse interessato ad un'unica procedura concorsuale:
- gli abilitati, al concorso riservato;
- i docenti con 3 anni di servizio, al concorso a loro riservato;
- gli aspiranti docenti senza servizio, al concorso ordinario (con opportuni 24 CFU).
Ma dai riscontri con gli interessati che ci scrivono in redazione sembra che non sarà così. Se infatti consideriamo innanzitutto i docenti abilitati con TFA e/o PAS, tali aspiranti saranno presumibilmente abilitati in una o massimo due classi di concorso (a parte le abilitazioni a cascata) e potranno partecipare in un'unica regione al concorso riservato agli abilitati. Si inseriranno, dunque, in una GMR con il punteggio derivante dai titoli (calcolati secondo una tabella non ancora pubblicata) e dal voto della prova orale.
Per questa tipologia di concorso non è previsto un numero di posti definito dal bando, né una scadenza, ma saranno assunti solo dopo i vincitori di concorso 2016 (anche qui ci sarà da chiarire alcuni casi specifici).
Questo significa che tali docenti potrebbero permanere anche anni in GMR senza alcuna certezza del ruolo.
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In diverse province, per diverse classi di concorso sia le GAE che le GM del concorso 2016 sono esaurite. In tal caso per l’A.S. 2018/2019 tutte le assunzioni verranno fatte da GMR Abilitati.
In altre regioni, invece, i vincitori di concorso 2016 attendono ancora l’assunzione sul numero di posti previsti dal bando. In alcune province addirittura ci sono ancora docenti aspiranti al ruolo in GAE.
In questi casi le GMRA, graduatorie regionali degli abilitati, potrebbero rivelarsi l’ennesima beffa per i docenti in attesa del ruolo, in quanto potrebbero permanere per anni in graduatoria, così come è stato per le Graduatorie ad Esaurimento, già permanenti, anche in virtù della probabile partecipazione a questa procedura dei docenti di ruolo che attendono trasferimento interprovinciale e/o passaggio di ruolo.
Rispetto ai vincitori di concorso 2016 e dei prossimi concorsi ordinari tali docenti non avranno alcuna garanzia del ruolo, in quanto in questo caso il concorso non sarà bandito per un numero di posti definito.
Potrà accadere, come del resto è già accaduto negli anni, che per alcune cdc le assunzioni al SUD saranno molto risicate, mentre le stesse cdc nelle regioni settentrionali saranno più richieste.
Dato che si tratta di un concorso una tantum, con Graduatoria Regionale, non si potrà negli anni chiedere di cambiare regione di inserimento, a meno che non intervenga un provvedimento legislativo ad hoc.
A questo punto, per evitare di restare precari a vita, i docenti inseriti in GMRA che non riescono ad essere assunti a breve (sia perché sono disponibili pochi posti, sia perché si trovano in posizione bassa in graduatoria), potrebbero essere interessati a partecipare alle altre 2 procedure concorsuali, per avere qualche possibilità in più. Qualora riuscissero a collocarsi ai primi posti, infatti, grazie al punteggio delle prove e ai titoli, potrebbero essere assunti prima rispetto ai tempi di attesa delle rispettive GMRA. Inoltre, qualcuno potrebbe essere interessato a concorrere in un altra regione dove sono disponibili più posti oppure per un altra classe di concorso. Gli scenari sono, dunque, molteplici.
Allo stato attuale, però, i docenti abilitati che partecipano alla procedura specifica per gli abilitati non potranno partecipare al concorso riservato a chi ha 3 anni di servizio, in quanto l’art. 17 comma ne esclude esplicitamente l’accesso. Tale comma, infatti, così recita: “La procedura di cui al comma 2, lettera c), e' bandita con cadenza biennale in ciascuna regione e per ciascuna classe di concorso e tipologia di posto, ed e' riservata ai docenti non ricompresi tra quelli di cui al comma 2 lettera b), che abbiano svolto entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione un servizio di almeno tre anni scolastici…”
Non è chiaro se tali docenti non potranno partecipare al concorso riservato a chi ha 3 anni di servizio solo per la classe di concorso per la quale si trovano in GMRA oppure anche per le classi di concorso per le quali hanno titolo di accesso, ma non l'abilitazione. In entrambi i casi sarebbe una forte limitazione perché un docente potrebbe essere abilitato per una cdc, ma avere servizio su un’altra cdc dove sono disponibili più posti, ma anche perché alcune GMRA saranno molto affollate quindi un docente abilitato potrebbe avere intenzione di giocarsi una possibilità concorrendo sulla stessa cdc anche con l’altra procedura, qualora si collocasse ai primi posti.
Qualora, invece, davero non ci fosse la possibiltà per i docenti abilitati di partecipare alla procedura riservata a chi ha 3 anni di servizio, in alcune province e su alcune classi di concorso ci si troverà nella situazione in cui un docente non abilitato che arriva ai primi posti della GMR a lui riservata sarà immesso in ruolo prima di un docente abilitato nella stessa CDC (magari che occupa una posizione medio bassa in GMRA, o comunque tale da non cinsentirgli il ruolo per i prossimi 4 o 5 anni) in quanto il primo ha vinto un concorso, precluso al secondo.
Sia nel caso venga data la possibilità agli abilitati di partecipare al concorso riservato a chi ha 3 anni di servizio, sia qualora decidano di partecipare alla procedura ordinaria (per la quale attualmente non ci sono limitazioni), bisognerà comunque rivedere il percorso formativo del FIT, sopratutto per chi dovesse vincere il FIT sulla classe di concorso per la quale è abilitato.
Un docente che vince il concorso ordinario o riservato a chi ha 3 anni di servizio accede al primo anno di FIT, il cui obiettivo è una formazione specifica dei docenti non abilitati. Sarebbe superfluo far ripetere questo percorso ai docenti abilitati, nonché un inutile dispendio economico per lo stato dato che verrebbe retribuito. Sarebbe anche inutile far frequentare il secondo anno del FIT, del quale non si è ancora compreso a pieno il valore formativo.
Bisognerà forse ragionare su queste possibilità ed introdurre dei correttivi prima di avviare procedure concorsuali che porterebbero ad incorrere nell'ennesimo contenzioso ed evitare che un docente non abilitato possa esssere assunto a Tempo Indeterminato nella stessa classe di concorso e regione prima di un docente abilitato con le procedure TFA o PAS, grazie a un concorso che preclude la possibilità di partecipazione al docente abilitato.
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