Piano straordinario: Algoritmo, rischio caos
- GiuseppeNucci
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Da quale fonte proviene l'algoritmo?
Se l'algoritmo funzionasse così come descritto si darebbe la priorità alla provincia e non al punteggio, al contrario delle indicazioni ricevute fino ad adesso. In pratica i posti disponibili in una provincia verrebbero assegnati a tutti coloro che hanno indicato quella provincia come prima scelta indipendentemente dal punteggio.
Supponiamo che su una provincia ci siano 2 posti (ma il ragionamento puo' essere adattato per qualsiasi numero), questi posti sarebbero assegnati ai 2 docenti con il punteggio piu' alto che abbiano indicato quella provincia come prima. Ma questi due docenti potrebbero avere anche 2 e 1 punto. Se un docente con 200 punti avesse indicato quella provincia come seconda, non troverebbe posto.
E la cosa peggiore è che questo docente potrebbe andare a finire nella sua ultima scelta o non trovare addirittura posto: supponiamo che sulla sua prima scelta non ci siano posti o che sulla sua prima scelta abbiano fatto richiesta docenti con punteggio piu' alto. Per come è stato descritto l'algoritmo ecco cosa accadrebbe:
sulla prima scelta non c'è posto.
i posti sulla seconda provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima.
i posti sulla terza provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima o come seconda (se non hanno trovato posto sulla loro prima scelta)
i posti sulla quarta provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima,seconda o terza e così via
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- Antonio Guerriero
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GiuseppeNucci ha scritto: Scrivo a proposito dell'articolo pubblicato oggi 24 agosto "Piano straordinario: Algoritmo, rischio caos, provincia scomoda se non si è indovinato ordine giusto"
Da quale fonte proviene l'algoritmo?
Se l'algoritmo funzionasse così come descritto si darebbe la priorità alla provincia e non al punteggio, al contrario delle indicazioni ricevute fino ad adesso. In pratica i posti disponibili in una provincia verrebbero assegnati a tutti coloro che hanno indicato quella provincia come prima scelta indipendentemente dal punteggio.
Supponiamo che su una provincia ci siano 2 posti (ma il ragionamento puo' essere adattato per qualsiasi numero), questi posti sarebbero assegnati ai 2 docenti con il punteggio piu' alto che abbiano indicato quella provincia come prima. Ma questi due docenti potrebbero avere anche 2 e 1 punto. Se un docente con 200 punti avesse indicato quella provincia come seconda, non troverebbe posto.
E la cosa peggiore è che questo docente potrebbe andare a finire nella sua ultima scelta o non trovare addirittura posto: supponiamo che sulla sua prima scelta non ci siano posti o che sulla sua prima scelta abbiano fatto richiesta docenti con punteggio piu' alto. Per come è stato descritto l'algoritmo ecco cosa accadrebbe:
sulla prima scelta non c'è posto.
i posti sulla seconda provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima.
i posti sulla terza provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima o come seconda (se non hanno trovato posto sulla loro prima scelta)
i posti sulla quarta provincia vanno a quelli che l'hanno scelta come prima,seconda o terza e così via
Va chiarito un aspetto. Scrivi "Se l'algoritmo funzionasse così come descritto si darebbe la priorità alla provincia e non al punteggio, al contrario delle indicazioni ricevute fino ad adesso. In pratica i posti disponibili in una provincia verrebbero assegnati a tutti coloro che hanno indicato quella provincia come prima scelta indipendentemente dal punteggio." Questo è vero solo per la fase C per la prima provincia scelta dove effettivamente anche con un punto si potrebbe ottenere ruolo se si rientra tra i posti disponibili per quella data provincia. Se il posto è unico e con 1 solo punto sei l'unico ad averla indicata come prima provincia il posto andrebbe a te perchè gli altri sarebbero tutti messi in coda.
Nella fase B invece non avviene ciò. Non è affatto vero quanto scrivi "Supponiamo che su una provincia ci siano 2 posti (ma il ragionamento puo' essere adattato per qualsiasi numero), questi posti sarebbero assegnati ai 2 docenti con il punteggio piu' alto che abbiano indicato quella provincia come prima. Ma questi due docenti potrebbero avere anche 2 e 1 punto. Se un docente con 200 punti avesse indicato quella provincia come seconda, non troverebbe posto. " Infatti per essere tra i docenti scelti in fase B, se i posti sono solo due in tutta italia, devi comunque essere tra i primi due col punteggio più alto in assoluto. Poi una volta scelti i primi due si passa ad accontentarli per le province richieste solo in base alle priorità indicate sulle province. Proprio per questo Ciro negli esempi 2 e 3 va a Messina (inaspettatamente per lui) perchè poi una volta scelto tra i primi 3 con punteggio più alto l'assegnazione si fa in base alla preferenza su provincia.
www.professionistiscuola.it/varie/1822-p...o-ordine-giusto.html
Infine va detto che in fase C escludendo la prima provincia il meccanismo torna ad essere questo della fase B
Esistono 10 tipi di persone: quelle che capiscono il codice binario e quelle che non lo capiscono.
Antonio Guerriero
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Supponiamo che in Italia ci siano (per una graduatoria) 100 posti: sono scelti i primi 100 a livello nazionale ed avranno tutti un posto.
I primi due scelgono una provincia per cui c'è un solo posto. Il primo trova posto il secondo resta fuori.
Dove va il secondo?
Sulla provincia che lui ha scelto come seconda vanno tutti quelli che pur avendo meno punti di lui hanno messo questa provincia come prima scelta. Potrebbero essere meno dei posti disponibili e quindi trova posto sulla seconda scelta, oppure potrebbero essere di piu' e deve ripiegare sulla terza provincia.
Ma anche qui vanno quelli che pur avendo meno punti di lui hanno scelto questa provincia come prima o seconda scelta.
Allora prova sulla quarta scelta e qui cede il passo a chi, pur avendo meno punti di lui, ha scelto questa provincia come prima, seconda o terza scelta e così via.
Alla fine troverà un posto ma potrebbe trovarla nella provincia che lui ha scelto come ultima.
Probabilmente l'algoritmo dovrebbe essere diverso:
- fatta la graduatoria nazionale
- il primo va sulla provincia che ha scelto come prima
- il secondo va sulla provincia che ha scelto come prima se c'è posto altrimenti va sulla seconda se c'è posto, altrimenti va sulla terza se c'è posto e così via
solo dopo aver assegnato il posto al secondo si passa al terzo riapplicando lo stesso ragionamento.
In questo modo c'è il rischio che si "scontentano" un po' tutti, ma nessuno finirà alla sua ultima scelta (CIRO non finirebbe a MESSINA):
nel secondo esempio proposto
CIRO andrebbe a BERGAMO (sua 6 scelta)
CLELIA andrebbe ad ANCONA (sua 10 scelta)
ANTONIO andrebbe a MESSINA (sua 2 scelta)
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