Sono cresciuto pieno di idee libertarie che hanno preso corpo in me anno dopo anno. Ho vissuto il crollo dei muri in quel 1989 che non sfuggirà mai dalla mia memoria; nel quotidiano l’idea di muro mi avvilisce, mi fa sentire costretto, schiavo delle consuetudini e nella pratica di insegnante mi succede lo stesso.
Mi viene in mente il TED EX di Matera, quando il mio amico Piersoft Paolicelli si chiese chi fosse stato Leibniz. A chiederlo in giro rischieremmo di avere risposte davvero variegate: qualcuno ci parlerebbe della sua matematica e del calcolo infinitesimale, croce e delizia degli studenti; altri ricorderebbero il suo essere filosofo, la sua capacità logica di pensatore che tanto ha fatto scrivere negli anni.
In ognuna di queste visioni, tuttavia, esiste proprio la sua idea di “monadi”, infatti in ognuna di queste risposte non vediamo il riflesso di Leibniz nel nostro mondo, nel nostro essere consapevoli del suo pensiero. Ed ecco che nasce la necessità di un’etichetta, di una categoria, di una forma in cui identificare il nostro amico, che, dal canto suo, sono certo, non si sia mai posto questo problema.